Nasce la Federazione Strade del Vino e dei Sapori del Piemonte
La sede è nel fabbricato napoleonico di via Bandello, nuovo Polo per la valorizzazione dei prodoti vitivinicoli ed enogastronomici del territorio. Il presidente è Walter Massa
La sede è nel fabbricato napoleonico di via Bandello, nuovo Polo per la valorizzazione dei prodoti vitivinicoli ed enogastronomici del territorio. Il presidente è Walter Massa
Le Strade non si identifcano solo come itinerario geografico ma rappresentano il territorio in quanto raggruppano un sistema di consorzi, enti, associazioni, aziende agricole, cantine, strutture ricettive e di accoglienza che da una parte hanno l’obiettivo di tutelare produzioni e tipicità e dall’altra offrono prodotti enogastronomici e agroalimentari di qualità. Obiettivo della Federazione delle Strade del Vino e dei Sapori del Piemonte è promuovere le eccellenze del territorio, raccontare e potenziare i prodotti del Paniere Regionale costituito dalle Denominazioni d’Origine, dai Presidi, dai Pat – Prodoti agroalimentari tradizionali e Prodotti di montagna, insieme al paesaggio e al patrimonio artistico-culturale, rafforzarne l’immagine e renderlo più attrattivo. La Federazione ha in programma progettualità e iniziative sul tema del turismo rurale, enogastronomico e culturale a livello regionale, un sistema territoriale di soggetti pubblici e privati che aspira a diventare un autorevole interlocutore delle istituzioni.
“Il momento storico che stiamo vivendo viene colto dagli amministratori più sensibili di tutti gli ambiti territoriali e ha responsabilizzato le Strade del vino e dei Sapori d’Italia ad essere supervisori delle piccole grandi cose che da sempre sono nate e si sono prodotte nei nostri territori. Una volta otenuto il grande prodotto subentrano motivazioni tecniche, sanitarie, legali, produtive, economiche, antropologiche che il singolo non riesce più a dirimere – dichiara il presidente Walter Massa, rappresentante del Nord Ovest nella Federazione Italiana Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori – Non potendo più lasciare che l’alimentare vada ‘secondo protocollo’, come è successo dalla fne del novecento, ma volendo che ritorni ad essere ‘secondo natura’, le Strade del vino e dei Sapori si struturano in federazione in modo che ogni territorio sia forte portavoce dei Saperi e dei Sapori di oggi, di ieri e di domani. Fare economie di scala deve essere fare ‘intelligenze di scala’ in modo che si continui a dare precedenza all’Uomo e agli ingredienti del territorio e le nuove generazioni ritornino a riscoprire la stagionalità”.
Gli straordinari aspetti logistici e le valenze storico architettoniche dell’immobile napoleonico di via Bandello a Tortona rafforzano la sua identificazione come luogo di riferimento per la promozione dei prodotti locali e punto di partenza per la conoscenza del territorio, un vero e proprio Polo di coordinamento e rappresentatività enogastronomica e una formidabile porta di accesso per la fruizione del territorio in termini turistici.
Tra i prodotti di riferimento della filiera agroalimentare, rappresentata dai Consorzi del Tipico e del Pregiato, e che rappresentano il Paniere Derthona il Salame Nobile del Giarolo, il Montebore, la Fragola Profumata di Tortona, la Ciliegia Bella di Garbagna, le Pesche di Volpedo, i Tartufi bianchi e neri delle Terre del Giarolo, i Presidi slow food come quello della Vacca Bionda Tortonese Vot (Varzese, tortonese, ottonese, in dialetto anche “biunda”) il grano San Pastore (varietà di frumento tradizionale italiana di grande pregio e diffusione fino agli anni ‘50 del Novecento e quasi completamente scomparsa) e la farina con la quale si produce il Pane Grosso di Tortona. Dalle uve dei Colli Tortonesi si ottengono pregiati vini rossi e bianchi, primi fra tutti la Barbera e il Timorasso, vitigno riscoperto alla fine degli anni 80 e considerato tra i più grandi vini bianchi italiani, dal quale si produce, esclusivamente nei Colli Tortonesi, il Derthona.
Pochi territori si identificano così profondamente con un vitigno come i Colli Tortonesi: la zona di produzione Doc Colli Tortonesi comprende la fascia viticola collinare del Tortonese rappresentato in tutto o in parte dai territori di 47 comuni distribuiti nelle Valli Borbera, Curone, Grue, Ossona, Scrivia, Spinti. In meno di vent’anni, dal 2000 ad oggi, le vigne di Timorasso sono passate da un’estensione di circa 3 ettari ad oltre 150 ettari, testimoniandone una crescita esponenziale in termini di visibilità e autorevolezza. Da qui l’esigenza di investire su una nuova Doc Derthona che sceglie di svincolarsi dal nome dell’uva, Timorasso, per tutelare un vitigno, esaltando le sue caratteristiche uniche e la peculiarità di “vino ottenuto completamente in vigna” legando indissolubilmente il Timorasso al suo territorio, come avviene per tutti i Grandi vini.
Derthona, rappresenta una visione globale e futuribile di protezione, comunicazione e rispetto per terra e la storia. Il ciclismo sportivo rappresenta un’identità fortemente radicata nella memoria storica collettiva, essendo legata alla vita di due grandi campioni del ciclismo: Serse e Fausto Coppi nati a Castellania. Il Tortonese è anche terra natale di grandi artisti. Piero Leddi, nato a San Sebastiano e scomparso nel 2016, ha affrontato temi come le migrazioni e la perdita dei mestieri arcaici, il declino del mondo contadino e il rapporto contraddittorio con la dimensione urbana. Figura simbolo nella sua pittura è proprio Fausto Coppi, eroe di un’epopea contadina, protagonista di numerose opere. L’Associazione Archivio Pietro Leddi ha una sede permanente a San Sebastiano Curone, cura la catalogazione della produzione dell’artista e dell’insieme delle sue collezioni e materiali.
A Volpedo è possibile seguire un itinerario tra arte e paesaggio sui luoghi pellizziani. Il nome di Giuseppe Pellizza è legato in maniera indissolubile al suo paese d’origine. Universalmente conosciuto come l’autore del Quarto Stato, il dipinto che ha rappresentato la marcia dei lavoratori verso un avvenire di progresso realizzato nel 1901 e conservato al Museo del Novecento di Milano. Per gli appassionati d’arte una tappa imprescindibile è rappresentata dallo Studio-Museo del pittore a Volpedo, insieme a Garbagna, tra i Borghi più belli d’Italia. E ancora i percorsi dedicati al Santo Luigi Orione, il primo festival italiano dedicato al maestro Lorenzo Perosi, l’atelier del maestro burattinaio Peppino Sarina, tante sono le occasioni per percorrere la Strada del Vino e dei Sapori dei Colli Tortonesi, a breve Derthona Str.Eat – Strada dei Sapori e del Vino, dall’Appennino al Po.