Bufera
Cronaca
Monica Gasparini  
11 Giugno 2019
ore
11:10 Logo Newsguard
Acqui Terme

Bufera sull’Ipab Jona Ottolenghi

Operazione dei carabinieri: individuati reati contro la pubblica amministrazione

Operazione dei carabinieri: individuati reati contro la pubblica amministrazione

I carabinieri di Acqui hanno notificato a quattro persone l’avviso di conclusione indagini nell’ambito dell’attività denominata ‘Big Mama’ in materia di reati conto la pubblica amministrazione. 

L’attività inizia alla fine del 2017 e dura oltre un anno: ha permesso di scoprire diverse irregolarità penalmente rilevanti riguardanti la gestione dell’Ipab Jona Ottolenghi di Acqui Terme.

Quattro gli indagati, nei guai M.P.S.,  63 anni, già alto dirigente del Comune di Acqui (da pochi mesi in pensione) e dello stesso Ipab;  R.C., 66 anni, presidente dell’istituto; S.R., 46 anni, impiegata nell’istituto; S.Ra., 48 anni, già amministratore di una cooperativa che forniva servizi per l’istituto.

Le indagini hanno avuto inizio a seguito di una raccolta informativa che ha permesso di verificare una serie di ‘stranezze’ all’interno dell’Ipab, prima fra tutte la presenza tra i dipendenti della cooperativa, con funzione di vicepresidente, del figlio di M.P.S.. L’acquisizione dei documenti e le perquisizioni sia negli uffici dell’Ipab che presso le abitazioni di alcuni degli indagati, ha permesso di svelare diverse ipotesi di reato e condotte illecite  basate su diversi filoni investigativi.

Il primo, che riguarda la gestione di servizi sanitari interni, ha fatto emergere come lo Jona Ottolenghi, ancora ente pubblico, affidasse l’appalto, da oltre dieci anni e del valore di oltre 600.000 euro l’anno, alla medesima cooperativa, guidata da S.Ra., senza effettuare alcuna gara ma procedendo ad automatici rinnovi (prima biennale, negli ultimi anni annuale) in collusione con il presidente dell’istituto e dell’impiegata amministrativa.

Seguono aggiornamenti. 

E’ in corso una conferenza stampa al Comando carabinieri di Alessandria, alla presenza del colonnello Michele Angelo Lorusso e del capitano Ferdinando Angeletti, comandante della Compagnia di Acqui.

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