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Giordano Panaro  
6 Dicembre 2019
ore
05:15 Logo Newsguard
La proposta

Università: “serve un forum permanente con le istituzioni”

Città Futura e gruppi consiliari Pd e Lista Rossa: "una linea comune su edilizia, didattica in termini molto concreti"

ALESSANDRIA – Nel giorno dell’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale la sinistra alessandrina lancia una iniziativa “trasversale” per rimettere gli atenei locali al centro del dibattito amministrativo e politico, alla luce di alcune dichiarazioni del rettore dell’Upo Gian Carlo Avanzi, ritenute preoccupanti o comunque insoddisfacenti per delineare un futuro roseo per il Disit e il Digspes. 

L’iniziativa parte dall’associazione Città Futura di Renzo Penna e dai gruppi consiliari Pd e Lista Rossa: creare un forum permanente con gli enti, le istituzioni e l’università al fine di definire una linea comune su edilizia, didattica in termini molto concreti.

L’Upo ad Alessandria esiste da 22 anni, e da 23 si parla di creare in città un vero e proprio campus universitario. Le due sedi, Palazzo Borsalino e il dipartimento di Scienze agli Orti non aiutano. “Il territorio non ci ha creduto abbastanza”, è l’analisi di Giorgio Abonante, Renzo Penna e Marica Barrera. Se poi la politica regionale decide di puntare più a nord (“Cota ha favorito più la sua Novara”) e i grandi investitori avevano puntato sul Politecnico, si può intuire come il sogno-opportunità sia rimasto sempre nel cassetto. 

Non è più il momento delle recriminazioni e dei rimpalli di responsabilità: il documento che probabilmente si trasformerà in una mozione consiliare arriva da sinistra ma parla a tutti coloro i quali hanno a cuore l’università e pensano che sia un’occasione economica e sociale da sfruttare. Alla luce dell’apparente poco interesse che i vertici accademici hanno dimostrato per Alessandria e per i progetti già abbozzati. 

Residenze universitarie
L’ex caserma dei carabinieri di via Cavour non piace al nuovo rettore, sebbene sia «abitabile e in buone condizioni. Non si capisce questa preclusione». Anche l’ex convento San Francesco non è nelle grazie di Avanzi: «Strano, era di altro parere quando chiedeva i voti ad Alessandria». Si preferisce invece trattare per edifici privati in centro, o pensare ad un campus, ma tutto spostato al Disit (Orti).

Nuovi corsi
Si chiede di riportare Scienze ambientali e chimiche per fare in città un polo ambientale nazionale, sulla scorta delle problematiche industriali provinciali. E poi un master infermieristico per formare fisioterapisti specializzati nella creazione di ausili ad personam da impiegare nelle unità spinali.
In sintesi: «È ora di riportare attuali questi temi, che la politica faccia la sua parte affinché Alessandria diventi veramente una città universitaria. Può svilupparsi molto mentre Novara e Vercelli soffriranno la concorrenza dei dipartimenti all’ex Expo di Milano».