Coronavirus, niente panico ma attività cinesi in sofferenza
I negozi risentono meno del calo d'affari per il virus. Più in difficoltà parrucchieri e ristoranti. "I conti veri li faremo tra qualche mese"
NOVI LIGURE — Nei tre storici bar di Novi Ligure oggi passati in mani cinesi – lo Stelvio di via Verdi, il Principe e il Peter Pan di viale Saffi – la paura del coronavirus non sembra aver contagiato i clienti. «I nostri clienti sanno che siamo in Italia da molti anni e che non siamo tornati di recente in Cina. E tutto quello che serviamo è made in Italy», dicono dal bar di Hu Lingfeng, l’ex “Agostino”.
Se a livello nazionale l’allarme per il coronavirus ha provocato un calo nel giro d’affari delle attività commerciali gestite da cinesi, Novi sembra aver risentito meno della crisi. O forse la paura non si è ancora diffusa. «Siamo solo all’inizio dell’emergenza, i conti veri li faremo tra qualche settimana o qualche mese», dicono ad esempio dal supermercato Happy Shopping di via Garibaldi.
Chi invece già ora ha iniziato a risentire del panico per il virus che arriva dall’oriente è Chen Yuxiong, titolare del grande negozio di acconciature di viale della Rimembranza. «La gente ha paura, ma immotivatamente: qui nessuno va e viene dalla Cina». Anche nei ristoranti si vedono tavoli vuoti.
Nessun allarme all’Outlet, dove la presenza dei turisti cinesi è sempre stata abbondante. Spiegano da McArthurGlen, la società proprietaria del centro commerciale: «Stiamo monitorando attentamente la situazione e stiamo seguendo i consigli dell’Istituto Superiore di Sanità. Come di prassi a Serravalle forniamo ai nostri dipendenti e consumatori disinfettanti per le mani per uso pubblico».
All’Outlet si vede qualche cliente asiatico con la mascherina chirurgica. Non si tratta però di una novità. «Nella cultura orientale usare la mascherina è un gesto comune di buona educazione, non ci deve allarmare vedere turisti che la indossano – spiega Gianluca Ludovici della farmacia Pieve – Anche qui a Novi ne abbiamo vendute molte. Sono di meno invece quelli che chiedono il gel disinfettante per le mani: un errore, perché si tratta di una presidio igienico molto utile».