Senza gambe e senza coraggio. Si salva solo Valentini
Il centrocampo consegnato agli avversari: giocatori che passeggiano o si nascondono
“Servono certezze. Serve avere le gambe migliori, anche per alzare il livello di gioco e di pressione. Serve coraggio e non paura”. Lo dice l’allenatore, Angelo Gregucci, di fronte al nulla assoluto dell’Alessandria. Sarebbero da premiare i 1350 sugli spalti, ammesso che i 983 abbonati fossero tutti presenti (e i dubbi ci sono). In una settimana non si fanno, né si pretendono rivoluzioni, ma il nulla di oggi è un segnale brutto e preoccupante. E Gregucci lo sa.
VALENTINI – Decisivo: senza le sue due parate, su Rinaldini nel primo tempo e su Latte Lath nella ripresa, saremmo a commentare un’altra sconfitta. Gioca sempre ai limiti dell’area, per far ripartire l’azione. Che, però, si blocca quasi subito: 6
DOSSENA – Incerto: dà sempre la sensazione di non sapere esattamente cosa fare. Così salta in ritardo sulle palle alte ed è scoordinato negli anticipi: 5
COSENZA – Arrugginito: almeno nel primo tempo qualche pallone pericoloso lo spazza via, ma nella ripresa, soprattutto da quando in campo c’è Latte Lath, è in continuo, preoccupante affanno: 5
PRESTIA – (dal 28’st) Rallentato: anche la sua condizione è tutta da rivedere (e ritrovare). Basta pensare a come si fa superare da Latte Lath: ng
SCIACCA – Insicuro: va in confusione, recupera qualche pallone che, però, riconsegna subito agli avversari. Rischia qualche infilata a sinistra e, nella ripresa, lo salva Celia con una diagonale che anticipa una pericolosa conclusione a rete: 5
GILLI – Spaesato: Non sa mai dove stare e cosa fare. Gregucci prova a guidarslo dalla panchina, ma senza esito. In 45′ un solo anticipo fatto decentemente: 4.5
CLEUR – (dal 1’st) Impalbabile: forse è rimasto ai festeggiamenti per la qualificazione alle Olimpiadi. Due palloni oltre la metacampo sono il misero bottino in tutta la ripresa: 4.5
CASARINI – Lento: di più, lentissimo. Non corre: cammina. Non gioca: passeggia. E il centrocampo è nel controlo, anche facile, della Pianese: 4.5
CASTELLANO – (dal 20’st) Vivo: che nel nulla generale di oggi è, almeno, un segnale positivo. Almeno prova a giocare qualche pallone di più vicino all’area avversaria, quando l’Alessandria accenna una timidissima pressione: 6
SULJIC – Involuto: la buona volontà non gli manca, ma impiega sempre qualche tocco in più per aggiustare il pallone e diventa prevedibile, azionando spesso gli avversari: 5.5
DI QUINZIO – Non pervenuto: non spinge, non si accentra, non cerca la profondità, sembra quasi nascondersi. Nelle rare occasioni in cui ha il pallone tra i piedi, lo spreca: 4.5
GAZZI – (dal 10’st) Ordinato: almeno mette un po’ di ordine in un reparto sconclusionato e senza identità. Recupera anche qualche pallone di testa. Pretendere che imposti pure è anche troppo: 5.5
CELIA – Volenteroso: nel primo tempo è forse l’unico a provarci. Sbagliando, ma almeno cercando di far salire la squadra e recuperandpo anche in difesa. Alla distanza anche lui perde lucidità: 5.5
EUSEPI – Impegnato: non si può dire che non ce la metta tutta. Anche se fa più confusione che sostanza. Peraltro senza avere il minimo aiuto dai compagni: 5.5
ARRIGHINI – Assente: Era in campo? A parte un paio di controlli (di petto) che sono assist per gli avversari è sistematicamente anticipato e non si crea mai neppure un varco in cui farsi spazio: 4.5
MARTIGNAGO – (dal 28’st) Intermittente: si accende appena entrato, si spegne molto in fretta. Anche lui, come il resto della squadra: ng