Una rubrica interamente dedicata alla società valenzana
Un ciclo di approfondimenti
VALENZA – Benvenuti in questa nuova rubrica interamente dedicata alla società valenzana, dove mi occuperò di presentarvi in varie puntate gli anfratti meno conosciuti e più misteriosi della città. Sicuramente tratterò anche temi noti e a voi cari per darvi un’idea più completa e ordinata.
Siete pronti a partire?
Cosa dire di Valenza? È una bella domanda, a tratti insidiosa. Valenza non è mai stata una città vera e propria, non raggiungendone le dimensioni, ma nemmeno un piccolo paese, accogliendo in sé circa 18mila abitanti.
Conosciuta anche come la città dell’oro, è sempre stata caratterizzata da un fiorente commercio che ha accolto le migliori eccellenze in campo orafo. La gente veniva da tutto il mondo per assistere alle creazioni o per farsi strada in questo campo. Ho usato il verbo al passato perché chiaramente la grande crisi economica ha colpito tutti.
Ma Valenza non si scoraggia e nonostante alcuni momenti difficili è pronta a rilanciarsi sul mercato anche grazie alla costruzione di siti web “ad hoc”, in linea con l’epoca del web 2.0.
Per tutto il resto, Valenza è sempre stata un piccolo angolo di paradiso a portata di mano per coloro che non volevano vivere in città troppo grandi e disordinate o per quelli che non volevano vivere in paesi più piccoli e decentrati. Adiacente al fiume Po, con distese di spazi collinari man mano che si sale verso le zone di Villabella e Pomaro; infatti si può assistere a una piccolissima parte del lussureggiante verde del Monferrato anche qui e quindi non mancano straordinari panorami a misura d’uomo. Insieme alle Terme, alla stazione ferroviaria, a diversi collegamenti con gli altri paesi e con la città di Alessandria, oltre a due ben distinte zone industriali si può dire che non le manchi nulla.
Questo è ciò che si può vedere dal punto di vista esterno, del perimetro di Valenza.
Ma che dire del suo cuore pulsante, di ciò che sta all’interno?
Una fervente cittadina ricca di vita e di passione, con tanti spazi adibiti ai bambini e ai ragazzi: molti giardini e posti dove giocare in allegria oltre a quelli presso le due scuole “Don Minzoni-Pascoli” “Anna Frank”, che convogliano scuola primaria e secondaria di primo grado, quindi asili, elementari e medie. Numerosi bar e pasticcerie, tra cui citiamo gli “storici” bar Dante, bar Principe e la pasticceria Barberis. Chiunque abbia vissuto a Valenza anche solo per un periodo di breve durata non può non essere passato per questi posti o averli semplicemente dimenticati. Si può dire che facciano parte del patrimonio storico-culturale della città.
E inoltre Valenza ospita il celebre gelataio Soban, tra i più buoni di tutta Italia, apparso su Dissapore nella classifica delle 100 gelaterie più buone di tutta Italia nell’edizione del 2017, del 2018 e persino lo scorso gennaio il Gambero Rosso lo ha premiato con due coni su tre.
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