• Network logo
  • Ultima Ora
  • Cronaca
  • Economia
  • Lavoro
  • Politica
  • Blog
  • Newsletter
  • Società
  • Cultura
  • Spettacoli
  • Sport
    • Sport
    • Sport Live
    • Alessandria Calcio
    • Derthona Basket
  • Animali
  • Necrologie
  • Farmacie
  • Farmacie
  • Elezioni
  • Abbonamenti
  • Edicola Digitale
  • Top Tag
    • Staria e storie di Valenza
    • Il deposito di scorie nucleari
    • Dossier Spinetta
    • Il caso Ginepro
    • Il processo Eternit Bis
    • Vite in cella
    • Venticinquesimo Minuto
    • L’ospedale siamo noi
    • I castelli dell’Acquese
    • Arte e Memoria
  • Podcast
    • Eco Sentieri
    • Che cosa direbbe Freud?
  • DOCUFILM
    • Alessandria: tra industrie a rischio e pericolo inquinamento
    • Dossier Spinetta, storia di un inquinamento
    • Le vecchie nuove droghe
    • 1994, la tragedia dell’alluvione: guarda il docufilm
    • In direzione contraria, la strage di Quargnento
    • Il ciliegio di Rinaldo
  • Network
    • Il Piccolo
    • Alessandria
    • Novi Ligure
    • Acqui Terme
    • Casale
    • Ovada
    • Tortona
    • Valenza
      • micro circle logo
      • coogle_play
      • app_store
    Site Logo
    Search
    Leggi l'ultima edizione Read latest edition Abbonati Abbonati
    • Lavoro
    • Cronaca
    • Sport
    • Alessandria Calcio
    • Newsletter
    • Società
    • Necrologie
      • Lavoro
      • Cronaca
      • Sport
      • Alessandria Calcio
      • Newsletter
      • Società
      • Necrologie
    Ospedale:
    Uno dei medici soccorritori
    Cronaca, Generic, Home
    Monica Gasparini  
    12 Aprile 2020
    ore
    15:52 Logo Newsguard
    Alessandria

    Ospedale: sui contagi della Medicina è scontro tra pareri

    Sulla questione interviene anche il NurSind, che analizza la situazione generale

    ALESSANDRIA – Emergenza Covid-19: gli operatori sanitari stanno pagando un prezzo altissimo, e i contagi continuano a salire. Sul perché, la divergenza di opinioni tra i vertici dell’Azienda ospedaliera e l’esercito delle corsie, del pronto soccorso e dei reparti accende la discussione. 

    Il contagio è da attribuire a pratiche eseguite in modo non corretto da parte dei sanitari? Gli operatori avevano la guardia abbassata?
    È davvero difficile pensare a soldati impegnati in trincea con gli scudi a terra di fronte a un nemico che sferra colpi mortali.

    Cosa è accaduto allora? Difficile rispondere, ma di certo sappiamo una cosa: dall’inizio di questa pandemia non tutti gli operatori avevano i Dispositivi idonei per combattere il coronavirus in sicurezza. 

    La stessa Unità di Crisi, lo scorso 26 febbraio, scriveva ad Aziende Sanitarie e Ordine dei Medici che la disponibilità dei Dispositivi di sicurezza rappresentava un punto critico rilevante, per cui chiedeva di utilizzarli in modo appropriato, “limitandoli ai casi di assoluta necessità”.

    E quali erano questi “casi di assoluta necessità”? Perché nel mezzo della tempesta distinguere i granelli di polvere può essere complicato.

    Tornando al perché dei contagi, interviene il sindacato.

    Sulla querelle dei contagi riferiti al reparto di Medicina dell’Ospedale di Alessandria, interviene Francesco Pesce, del NurSind, il sidacato delle professioni infermieristiche.

    “Il focolaio di quel reparto – spiega – si è generato per due motivi. Intanto, perché non è mai stato riconosciuto come Covid-19 nonostante continuassero a imporgli ricoveri di pazienti sintomatici in attesa di tampone. Di conseguenza il personale è stato costretto a lavorare senza Dispositivi di sicurezza adeguati (secondo disposizioni) utili a proteggersi realmente dal virus. Per questo motivo insistiamo nel proporre di dotare tutti gli operatori esclusivamente di ffp2 o n95. Ad oggi, la possibilità di assistere degenti positivi e lavorare fianco fianco con colleghi positivi è davvero molto alta.

    In secondo luogo, non sono stati forniti di adeguata formazione e addestramento. Risultato? Diciannove operatori, su 20, a casa in infortunio perché infettati. 

    I Decreti del Governo, dal 9 marzo, hanno obbligato tutti a stare a  casa, limitando gli spostamenti tra casa e lavoro. Al massimo si poteva uscire per fare la spesa, ma sempre  con mascherina e guanti e regole di distanziamento. 

    Non potrà mai esserci una prova scientifica, quindi certa, che tutti abbiano contratto il virus in reparto, anche se questa – analizzando il quadro d’insieme – è l’opzione più probabile. Allo stesso tempo non può esistere una prova certa di essersi infettati extraospedale.

    Questo vale per gli operatori della Medicina come per tutti gli operatori dell’azienda.

    Temiamo, secondo le informazioni che abbiamo, che il numero del personale infetto sia altissimo.

    Diversi operatori ad esempio del Borsalino, della Geriatria, del Pronto Soccorso pediatrico, della Cardiochirurgia e della Cardiologia, solo per citarne alcuni, hanno diversi operatori sintomatici in attesa di tampone.  Crediamo anche che ci sia un numero elevato di operatori positivi asintomatici che hanno difficoltà ad effettuare il test.

    Concludo affermando che questa pandemia ha preso un po’ tutti alla sprovvista, che questa Amministrazione, composta da professionisti seri e competenti, si sia impegnata fin da subito nel limite del possibile, ma che noi, per rispetto dei lavoratori, che tuteliamo, dobbiamo segnalare le cose che riteniamo non siano andate per il verso giusto”.

    SEGUI ANCHE:

    contagi la protesta sale
    this is a test{"website":"website"}{"alessandria":"Alessandria", "il-piccolo":"Il Piccolo"}
    Watsapp RESTA SEMPRE AGGIORNATO. ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP: È GRATUITO!
    Articoli correlati
    Leggi l'ultima edizione
    Leggi l'ultima edizione
    footer circle logo
    Site Logo in Footer
    Google Play App Store
    Copyright © - Editrice Gruppo SO.G.ED. Srl - Partita iva: 02157520061 – Pubblicità: www.medialpubblicità.it
    Chi siamo Cosa Facciamo Pubblicità Necrologie Alessandria Privacy Cookie Policy

    Il Piccolo di Alessandria AlessandriaNews NoviOnline AcquiNews CasaleNotizie OvadaOnline TortonaOnline ValenzaNews
    NewsGuard Logo Logo W3C