Alessandria piange Mario Mantelli
L'impegno per salvare e fare conoscere il patrimonio storico e artistico della città
ALESSANDRIA – Alessandria ha perso uno dei suoi uomini migliori. È scomparso, all’età di 74 anni, l’architetto Mario Mantelli, il raffinato intellettuale che come pochi altri aveva saputo scoprire e fare conoscere le ricchezze artistiche e storiche della città.
Aveva collaborato con lo studio dell’architetto Enzo Testa e insegnato all’Itis Volta. Ma soprattutto è stato protagonista di primo piano della vita culturale alessandrina. Va a suo merito all’inizio degli anni Novanta la riscoperta delle opere di Gardella, la necessità di salvaguardarle e valorizzarle. Il suo saggio ‘L’utopia sulla circonvallazione’, pubblicato prima autonomamente e quindi nel catalogo della mostra ‘Ritratti di architetture’ nel 1993, resta probabilmente la più brillante riflessione sui capolavori del grande architetto ad Alessandria.
Altrettanto importante il libro ‘Alessandria l’Urbanistica della felicità’, pubblicato dall’Istituto Gramsci nel 1989 con le foto del suo amico Enzo Testa. Un testo straordinario, scritto in un momento in cui la città stava riflettendo in termini critici sul suo sviluppo. Ancora a oggi, a decenni di distanza, resta probabilmente la riflessione più felice sui problemi urbanistici di Alessandria. Ebbe un ruolo importante anche nella riscoperta del mosaico di Severini sul Palazzo delle Poste, per molto tempo misconosciuto ad Alessandria: importante il libro ‘Quel mosaico in piazza. Gino Severini al Palazzo delle Poste’ scritto con Amelotti, Caffarelli e Serra.
Sono solo alcune delle tante sue pubblicazione. Da ricordare anche la lunga collaborazione con la rivista ‘Nuova Alexandria’. Era inoltre un raffinato critico d’arte, come dimostrano per esempio gli scritti dedicati alle opere di Mario Fallini.
Mantelli aveva il dono di una scrittura elegante e raffinata, affiancata da una cultura straordinaria. Il suo impegno per un’Alessandria migliore, più attenta alla salvaguardia del suo passato e della sua storia non è mai venuto meno. Importante, sotto questo profilo, anche l’impegno nell’associazione ‘Città Nuova’.
Ultimamente, insieme a Sergio Notti ed Ennia Leone, si era impegnato in un’intelligente opera di divulgazione con i due volumi e docufilm di ‘Alessandria Segreta’, esplorando i rapporti tra celebri scrittori e artisti con la città.
L’ultima apparizione pubblica risale al 18 febbraio, quando a Palazzo Guasco tenne un intervento nell’ambito del corso di arte e architettura di Italia Nostra e dell’Ordine degli Architetti. Come sempre affascinò il pubblico al quale aveva fatto scoprire la chiesa dell’Annunziata con le sue opere d’arte contemporanea, l’ennesimo gioiello alessandrino ai più sconosciuto.