Una fine Ramadan particolare per la comunità islamica tortonese
Il sindaco Chiodi in visita alla comunità in una foto di repertorio pre-Covid
Generic, Società
Marco Gotta  
26 Maggio 2020
ore
15:26 Logo Newsguard
La festa

Una fine Ramadan particolare per la comunità islamica tortonese

Da ieri è normalmente aperta la moschea

TORTONA – E’ stata una fine Ramadan un po’ particolare, condizionata anch’essa dall’emergenza sanitaria che ormai da tre mesi stringe l’Italia in una morsa della quale solo ora si incomincia a vedere una possibile fine.

Secondo la pratica islamica, il Ramadan è il mese in cui si pratica il digiuno, in commemorazione della prima rivelazione del Corano a Maometto, e la sua ricorrenza annuale è considerata uno dei Cinque Pilastri dell’Islam tanto che il digiuno è un precetto religioso per i musulmani adulti.

“Quest’anno in osservanza delle leggi italiane per contenere il coronavirus abbiamo scelto di celebrare la ‘festa della Rottura’ singolarmente nelle nostre abitazioni – racconta Tarik Baddouch, responsabile della comunità islamica locale – la nostra moschea infatti non avrebbe permesso di contenere le molte persone che pensavamo avrebbero partecipato alla ricorrenza e abbiamo preferito evitare assembramenti pericolosi per la diffusione del virus. Da lunedì, però, consci che in settimana la partecipazione alle funzioni è ridotta, abbiamo riaperto la moschea per consentire a tutti di pregare.”

Il prossimo anno, il 1442 secondo il calendario islamico, vedrà il mese di Ramadan fra le date del 13 aprile e del 12 maggio 2021.

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