Fiume di fango, il sindaco Vallegra: «Mai vista una cosa del genere»
«I fossi delle provinciali non sono manutenuti a dovere perché non ci sono risorse»
BISTAGNO – Giovedì 24, in primo pomeriggio, il sindaco Roberto Vallegra era intento a guardare le previsioni del tempo quando su Bistagno si è scaricata una ‘bomba d’acqua’. «Ero su un cantiere comunale – racconta – Il meteo dava piogge ma non era immaginabile una cosa del genere». Sul paese in un’ora sono caduti ben 150mm di acqua. «Venti minuti sono stati devastanti – continua – Come ci ha spiegato il consulente geologo del Comune, la terra era talmente secca che non è stata in grado di assorbire nulla di questa mole d’acqua; è scivolata a valle come corresse sulla lamiera portandosi dietro polvere, campi arati, vegetazione. I fossi delle provinciali sono andati subito in collasso e in breve un’onda di fango è entrata in paese».
Quando scende a Valle, il sindaco vede uno scenario apocalittico: un fiume melmoso scorre nel centro dove nemmeno la peggiore alluvione della Bormida era mai arrivata. Non c’è la corrente elettrica, esericizi commerciali, piani terra e cantine sono tutti allagati. Colpa della scarsa manutenzione dei fossi? «E’ una questione che va avanti da anni – nicchia Vallegra – Poco prima dell’evento avevo mandato una pec alla Provincia chiedendo maggiore collaborazione. I fossi delle provinciali non sono manutenuti a dovere perché non ci sono risorse. Nei tempi d’oro c’erano 50 cantonieri, forse troppi; oggi sono 2 o 3 e mancano i soldi per appaltare la pulizia».
Il problema di Bistagno è la collina retrostante. Attesi i fenomeni straordinari come quello di giovedì, il dissesto idrogeologico rappresenta una spada di Damocle sulle teste dei cittadini. «Abbiamo presentato in Regione un progetto di 450mila euro di opere idrauliche per metterla in sicurezza – racconta il sindaco – Mi hanno risposto che sono stati stanziati tanti soldi per la somma urgenza e poi altri sono serviti ad affrontare l’emergenza Covid. In pratica non ci sono risorse».
Per i fenomeni meteorologici ordinari, comunque pericolosi considerato il fragile equilibrio delle colline nostrane, il governo bistagnese gioca la carta manutenzione dei fossi mandando il personale comunale a pulire anche le arterie di altrui competenza. «Però dobbiamo farlo tutti, Provincia, Comune, privati altrimenti tutto diventa emergenza» ha allertato Vallegra
Ma non è solo una questione di fossi. «C’è una evidente disuguaglianza. Per raggiungere Canelli se percorro la Sp229 per Roncogennaro incontro 5 cantieri fermi da novembre 2019. Se invece seguo quella per Cassinasco, i lavori sono terminati e la strada è tornata alla normalità. Come si spiega? L’ultima è di competenza della provincia di Asti». Per giovedì 1 ottobre è fissato un incontro con i tecnici della Provincia alessandrina proprio per la strada di Roncogennaro. «Non hanno i soldi per fare i lavori? Almeno taglino le piante per garantire la visibilità nei sensi unici alternati».