Ghiazza: «Per ora positivi in maggioranza asintomatici». Nell’Acquese 7 contagi
Il dottor Ghiazza ha fatto il punto della situazione nell'incontro di ieri sera all'ex Kaimano
ACQUI TERME – Nel tardo pomeriggio di ieri all’ex Kaimano si è tenuto l’incontro organizzato dal Comune di Acqui Terme d’intesa con la Spi-Cgil (nel rispetto delle norme anti contagio) “Prevenzione e contrasto al Covid-19: il punto della situazione”, che ha visto come relatori il dottor Gianfranco Ghiazza, ex primario di Medicina Generale del “Monsignor Galliano”, il dottor Orazio Barresi, responsabile del servizio di Igiene e Sanità pubblica (Sisp), Paola Cimmino, comandante della Polizia Locale e il dottor Marco Tabano, consulente del Coc.
A fare gli onori di casa il sindaco Lorenzo Lucchini, che prima di lasciare la parola agli ospiti ha annunciato un nuovo servizio online per la cittadinanza: «Siccome è necessario continuare a mantenere vive anche nei mesi a venire occasioni di informazione come questa, abbiamo pensato di aggiungere al nostro sito una piattaforma in cui raccogliere le domande dei nostri concittadini relative, ad esempio, alle normative, alle pene previste per chi non rispetta le misure precauzionali, ai tempi dell’esecuzione dei tamponi. Ho chiesto al dottor Ghiazza la disponibilità a supervisionare questo canale di informazione che sul sito del Comune avrà un suo spazio ben preciso. Nella pagina rimarrà memoria di tutte le domande e delle relative risposte, le cosiddette F.A.Q».
Con il riacutizzarsi della curva dei contagi, anche a livello locale è di nuovo tempo di bollettini. «La situazione nell’Acquese vede 7 persone positive e 25 persone in isolamento fiduciario. In ospedale – sottolinea Lucchini – al momento non ci sono pazienti ricoverati per Covid. Speriamo che le prossime settimane non ci mettano di fronte ancora una volta alle criticità riscontrate la scorsa primavera a livello sanitario, che hanno portato il nostro ospedale davvero ad un passo dal collasso».
La parola è poi passata al dottor Ghiazza, che dopo aver ripercorso i contorni evolutivi dell’emergenza epidemica ha fatto il punto sulla situazione attuale: «Mentre nel mese di marzo l’attenzione d tutti era concentrata solo i malati, ora dobbiamo fare una distinzione tra i soggetti positivi ma asintomatici, tra coloro che hanno qualche disturbo (paucisintomatici) e i soggetti malati. Ora il numero dei positivi tende ad aumentare, ma la maggior di questi è asintomatica, sono pochi i malati veri e propri in questo momento. Il numero dei malati è comunque lontanissimo da 6 mesi fa e molto probabilmente non si arriverà ad una situazione come quella di marzo-aprile. Questo perché oggi abbiamo ben più strumenti a disposizione. La situazione è seria ma non ancora preoccupante, sempre che tutti insieme si metta in pratica le necessarie precauzioni. A tale proposito, mi sento di aggiungere qualche consiglio in più tra quelli già ben noti: consiglio a tutti di non urlare quando si parla e di perdere l’abitudine di toccarsi gli occhi. Con queste regole, noi ci proteggiamo dal Covid ma proteggiamo anche gli altri. Ciascuno di noi può essere positivo senza saperlo».
Come comportarsi, quindi, nei prossimi mesi? «Prima cosa fare la vaccinazione antinfluenzale, perché ci protegge dalla malattia ed evita che i casi di influenza si accumulino con quelli di Covid. Bisogna poi imparare a gestire sé stessi: ciascuno di noi di fronte a dei sintomi influenzali deve prima di tutto non farsi prendere dal panico e, se i disturbi diventano più forti, contattare il proprio medico per gestire la situazione. Sarà il vostro medico a guidarvi e a dirvi cosa fare. Il terzo step? Se si sta molto male è meglio chiamare il 118. Il sistema sanitario per funzionare bene non deve essere intasato dal panico eccessivo. Ad ogni modo, da soli non si va da nessuna parte, non dobbiamo affrontare l’epidemia in maniera egoistica».
Dopo aver ricordato le difficili settimane vissute nel momento più drammatico dell’emergenza epidemica e la solidarietà dimostrata dalla cittadinanza per la raccolta fondi organizzata dal gruppo “L’unione fa la forza”, al dottor Gianfranco Ghiazza è stato simbolicamente consegnato il quadro di Diego Bormida (nella foto) acquistato e poi donato da un anonimo benefattore all’ospedale Monsignor Galliano.