Al ‘Galliano’ cala il numero dei pazienti Covid, «ma a domicilio più di 220 positivi»
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Alessandro Francini  
13 Novembre 2020
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11:29 Logo Newsguard
Acqui Terme

Al ‘Galliano’ cala il numero dei pazienti Covid, «ma a domicilio più di 220 positivi»

Il punto della situazione del sindaco Lorenzo Lucchini

ACQUI TERME – All’ospedale ‘Galliano’ da tre giorni il numero dei ricoveri è in lieve ma costante calo: dai 56 posti letto occupati da pazienti Covid fino alla mattinata di martedì i dati forniti dall’Asl ci dicono che sono al momento 46 i degenti contagiati ospitati nel nosocomio acquese. «Finalmente un aggiornamento un po’ più leggero del solito. Nelle ultime 24-36 ore, infatti, il numero dei ricoveri all’ospedale Galliano si è un po’ ridimensionato – ha sottolineato il sindaco Lucchini nel video di aggiornamento pubblicato nella serata di ieri sulla propria pagina Facebook – Diversi pazienti sono stati trasferiti all’ospedale di Ovada. In terapia intensiva, però, tutti i posti lesto sono occupati da 6 pazienti che non provengono dall’Acquese. Resta ancora importante il numero delle persone costrette all’isolamento domiciliare, ad Acqui abbiamo superato le 220 unità. Questo è il segno che la diffusione del virus è comunque molto attiva. Ringrazio i cittadini perché insieme alle forze dell’ordine abbiamo constatato una sensibile diminuzione delle persone in circolazione. Questo è certamente uno dei mezzi attraverso il quale si può davvero contenere la diffusione dei contagi».

Situazione case di riposo: «Insieme ai sindaci del territorio – afferma Lucchini – stiamo monitorando affinché si ridimensioni anche in queste strutture il numero di pazienti e operatori contagiati. Voglio ringraziare a nome di tutta l’amministrazione comunale i medici Usca, che ci stanno dando un grande supporto. Ci rincuora molto aver saputo nella videoconferenza di ieri (mercoledì 11) con gli altri sindaci dei centri zona e una delegazione della dirigenza dell’Asl che si sta lavorando in modo intenso ad un protocollo rivolto al potenziamento delle unità Usca e degli infermieri che operano a livello territoriale. Sapere che i numeri pian piano iniziano a diminuire per lo meno ci fa ben sperare. Vorrei veder calare anche il numero delle positività a domicilio, ma so bene che questo al momento è molto difficile. Spero che pian piano molte di queste persone possano tornare alla loro vita normale. Domani – conclude il Sindaco – ci riuniremo in commissione per cercare di capire come attivare un piano di raccolta fondi per potenziare il sostegno per le persone che in questo momento hanno una precarietà economica maggiore». 

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