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    WiFi
    Generic, Home, Politica, Società
    Alessandro Francini  
    4 Gennaio 2021
    ore
    18:35 Logo Newsguard
    Il caso

    WiFi gratuito dall’Ue: Acqui ha snobbato il bando? Non esattamente…

    Hotspot negli spazi pubblici: come è andata la questione dei fondi europei per i Comuni

    ACQUI TERME – Nell’Acquese sono Bistagno, Cartosio e Visone i Comuni che hanno ottenuto i 15mila euro messi a disposizione nell’anno appena trascorso da ‘WiFi4EU’, l’iniziativa indetta dall’Unione Europea per fornire a cittadini e visitatori un accesso internet di alta qualità tramite l’installazione di hotspot Wi.Fi gratuiti in spazi pubblici quali parchi, piazze, uffici pubblici, biblioteche e centri sanitari. Con un bilancio complessivo di 120 milioni di euro messi a disposizione tra il 2018 e il 2020, il buono WiFi4EU copre le spese per l’attrezzatura e l’installazione degli hotspot Wi-Fi. Le amministrazioni comunali che ricevono il “bonus” di 15mila euro sono tenute a pagare la connettività (abbonamento a Internet) e la manutenzione delle attrezzature per offrire connettività gratuita e di alta qualità per almeno 3 anni.
    Si tratta di un contributo europeo forfettario e uguale per tutti i Comuni, che non varia cioè in base al numero di abitanti.

    Certamente un’opportunità per gli enti comunali (in particolare per i più “piccoli”), che però secondo alcuni Acqui Terme avrebbe colpevolmente snobbato. Ad onor del vero, le cose non stanno esattamente così. Prima di tutto è necessario spiegare come avviene l’assegnazione dei contributi. Sono previsti criteri specifici o modalità particolari? Non proprio. Anzi, l’assegnazione va un po’ “a colpo di fortuna”. Nel senso che (dopo tutta la prassi necessaria all’iscrizione che ogni ente comunale deve completare) per l’ottenimento dei fondi semplicemente vince il ‘click’ più veloce, quello che per questioni di secondi (anzi, spesso è davvero questione di centesimi) riesce a inviare nel minor tempo possibile la propria candidatura. L’ente promotore stabilisce un giorno (il cosiddetto “click day”) e un orario preciso e poi “chi primo arriva, meglio alloggia”. Il Comune di Acqui Terme, ad esempio, nell’ultima “chiamata” del 3 giugno scorso per soli 2 secondi di troppo è stato escluso dall’elenco delle amministrazioni locali alle quali l’Ue ha destinato i 15mila euro. Va sottolineato che sull’esito dei “click day” possono gravare diverse variabili, quali ad esempio l’utilizzo della medesima rete di più dispositivi contemporaneamente al momento dell’invio della candidatura.
    Evidentemente più fortunati (o semplicemente più rapidi) gli impiegati del Comune di Visone, che hanno inviato la propria candidatura impiegando meno di mezzo secondo. Poco più “lenti” i Comuni di Bistagno (610 millesimi) e Cartosio (poco meno di un secondo).

    Per Acqui certamente un’opportunità sfumata, ma se proprio si vuole imputare qualcosa all’amministrazione termale, nel caso specifico (e con una buona dose di ironia) verrebbe quasi da dire che l’unica “colpa” della Giunta di Palazzo Levi, probabilmente, è quella di non poter contare sulla “linea più veloce del West”.

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