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15 Febbraio 2021
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Silvano d'Orba

Refuel, sul ricorso il territorio si divide

Cinque comuni hanno deciso di proseguire su questa strada. Di avviso diverso il centro zona ed altri nell'area limitrofa alla Caraffa

OVADA – Il territorio si interroga sulla notizia che la scorsa settimana ha sollevato una ridda di reazione e considerazioni. La decisione di cinque comuni del territorio, Lerma, Mornese, Casaleggio, Rocca Grimalda e Bosio, di fare ricorso contro l’autorizzazione concessa dalla Provincia di Alessandria allo stabilimento Refuel in zona Caraffa. Dopo mesi di incontri e interlocuzioni, la decisione che ha coinvolto anche l’ex Parco delle Capanne di Marcarolo, oltre a diverse associazioni del territorio. Un’opposizione che non è diretta a Refuel, che nell’area vorrebbe produrre combustibile solido secondario, ma «a realtà – spiega Danielo Repetto, presidente del Parco – che non possono convivere con l’idea che abbiamo del nostro territorio». «Da anni lavoriamo – prosegue – per rendere attrattivo questo territorio. L’impianto della Caraffa si scontra con questa idea».

In precedenza era arrivato un ordine del giorno votato da tutti i comuni dell’Ovadese in difesa dell’ambiente. In questo caso il fronte si è spezzato; non hanno aderito all’iniziativa i comuni di Belforte, Tagliolo e soprattutto Ovada. «A nostro avviso – spiega il sindaco del centro zona, Paolo Lantero – la Provincia ha fatto bene il suo lavoro. Noi abbiamo chiesto, invece, con una mozione di consiglio comunale, che si dia corso a una serie di controlli continui da parte di Arpa, sull’aria e su ciò che verrà stoccato lì, e come Comune dovremo monitorare il passaggio dei mezzi pesanti in città. Ancora meglio sarebbe istituire una consulta ambientale dell’Ovadese che sia molto attenta a ciò che accade sul territorio».