Consiglio comunale, rimosso il video della discordia. Dem: «E Cabella tace»
L'opposizione se la prende con il sindaco: «Nemmeno quando Poletto ha lasciato la seduta è intervenuto per riportare l'ordine»
AGGIORNAMENTO — Il video è stato nuovamente caricato sul canale YouTube del Comune, ma tagliato: è stata eliminata l’ultima parte. Il filmato quindi si conclude con il presidente del consiglio Poletto che dichiara chiusa la seduta.
NOVI LIGURE — È stato rimosso dal canale YouTube del Comune di Novi Ligure il video del consiglio comunale di ieri sera, durante il quale c’era stato un aspro confronto tra i consiglieri Luciano Saracino (Fratelli d’Italia) e Francesco Bonvini (Solo Novi), e nel quale era rimasto coinvolto anche il presidente Oscar Poletto. Per ora, dal municipio non è arrivata alcuna spiegazione circa le motivazioni che hanno portato all’eliminazione del video. Il filmato non ha valore di ufficialità (è il verbale che fa fede), tuttavia rappresenta pur sempre un momento della vita pubblica del Comune e la sua rimozione ha sollevato non pochi interrogativi.
Per i democratici «la misura è colma»: «Dopo un anno passato a litigare su tutto, ora la maggioranza uscita dalle urne arriva a farsi i gestacci in diretta web, come se il consiglio comunale non fosse la massima assise cittadina ma una classe delle elementari».
«Dopo le evocazioni degli squadristi, dopo l’invito a votare “come dice il giornale di domani”, dopo le liti e le spaccature, ieri abbiamo dovuto assistere a quello che è sicuramente il punto più basso del consiglio comunale nella storia democratica della nostra città – commentano i dem – Non solo i cittadini che hanno guardato il consiglio in diretta hanno visto un consigliere che non avendo la parola in quel momento, pensa di poter rispondere a chi lo critica con dei gestacci, ma hanno potuto anche vedere un presidente del consiglio comunale abbandonare i lavori del consiglio d’improvviso, senza una motivazione».
Proseguono gli esponenti dell’opposizione: «La cosa che più ci lascia allibiti è che in tutta questa confusione il sindaco, eletto dai cittadini ad amministrare la città, non abbia neppure provato a riportare l’ordine, a dire qualcosa. Se questo è il “cambio di passo” evocato dal sindaco Cabella qualche mese fa, povera Novi. La nostra città non può permettersi questa incompetenza. La parola va restituita ai cittadini».