Crisi Cerutti: corsa contro il tempo. La Chiorino ‘chiama’ il Governo
La curatela invoca un cambio di gestione
TORINO – Si è svolto ieri pomeriggio l’incontro coordinato dall’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino per discutere le sorti della Cerutti di Casale Monferrato. Presenti all’incontro la curatela, i sindacati, il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, l’assessore del comune di Vercelli, Emanuele Pozzolo oltre ai tecnici della Regione Piemonte.
«Era evidente la necessità di un incontro diretto e nel più breve tempo possibile – ha esordito l’assessore Chiorino – per capire esattamente il quadro della situazione. Il tempo in questo caso è fondamentale». Entrambe i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Casale e Vercelli hanno sottolineato il lavoro e le difficoltà che la curatela ha affrontato per gestire la situazione: «Una crisi che viviamo da molti anni – hanno commentato Riboldi e Pozzolo – e la fase che stiamo attraversando è la naturale conseguenza di 15 anni di difficoltà. Come amministratori siamo e saremo sempre a disposizione affinché il grande patrimonio umano ed il marchio storico che da sempre il nostro territorio nel mondo, vengano tutelati».
In ansia ci sono i 130 dipendenti della newco di Casale, prossimi a confluire nel fallimento con i 160 esuberi dell’anno scorso: quasi 300 famiglie del Casalese e del Vercellese.
La curatela ha confermato la validità del piano industriale per il quale è fondamentale però un cambio di gestione. «La Regione Piemonte è sempre stata presente al fianco dell’azienda e dei suoi lavoratori – ha confermato l’assessore Chiorino – e sin dall’inizio della vertenza abbiamo supportato le richieste di CIGS di entrambe le aziende del Gruppo Cerutti con la messa a disposizione di un intervento di politiche attive per il lavoro e favorire i lavoratori in esubero, anche attraverso la modalità di accesso all’assegno di ricollocazione. Dalla riunione di oggi è emersa la necessità evidente di un intervento dal ministero del lavoro e dello sviluppo economico per garantire strumenti economici a costo zero che rientrino nella procedura fallimentare. Provvederemo a far pervenire una lettera di richiesta di convocazione urgente». L’assessore ha sottolineato la volontà di attivarsi a tutti i livelli istituzionali per sollecitare un provvedimento tempestivo del Governo che definisca un piano di “protezione economico” per lavoratori in attesa dei prossimi sviluppi aziendali. «Siamo pronti a strutturare un programma formativo rivolto ai giovani tecnici – ha concluso Chiorino – anche in relazione alle manifestazioni d’interesse».
A Casale intanto continua il presidio in via Adam.