Caso Catania: il segretario del Comune Ganci citata dalla Corte dei Conti
L'accusa è danno erariale. L'indagine della Guardia di Finanza della città siciliana
ALESSANDRIA – Il segretario generale del Comune di Alessandria, Francesca Ganci, è stata citata in giudizio dalla Corte dei Conti per danno erariale insieme all’ex sindaco di Catania Enzo Bianco, all’attuale primo cittadino Salvo Pogliese e a diverse altre persone che tra il 2014 e 2017 erano, a vario titolo, in rapporto con la Città metropolitana siciliana.
Un lancio d’agenzia evidenzia che il provvedimento segue un’indagine del nucleo di Polizia economico finanziaria (Pef) della Guardia di Finanza di Catania sull’attribuzione dell’indennità di risultato ai dirigenti della Città metropolitana (ex Provincia) di Catania nei quattro anni presi in esame. La Ganci ricopriva il ruolo di direttore generale: da noi interpellata, ha ritenuto di non voler rilasciare dichiarazioni in merito.
Il danno erariale complessivamente subito dalla Città metropolitana di Catania sarebbe pari a 981.303,12 euro, contestato in quota parte a ciascun soggetto in relazione al proprio apporto causale: secondo la Procura erariale, nelle annualità considerate sono state rilevate “plurime criticità nel ciclo di gestione della performance, tali da determinare la violazione del principio di necessaria correlazione tra l’erogazione di premi e i risultati raggiunti e rendere dunque ingiustificata l’attribuzione dell’indennità di risultato ai dirigenti”.
Nell’atto di citazione, disposto dalla Procura regionale della Corte dei conti su accertamenti espletati dal Nucleo di Polizia economico finanziaria (Pef) di Catania, viene riportata “la quota di danno imputata a ciascuno dei responsabili”: Giuseppe Romano 89.840,88 euro; Francesca Paola Gargano 58.094,49 euro; Vincenzo Bianco 144.184,46 euro; Salvatore Domenico Antonio Pogliese 18.798,05 euro; Francesca Ganci 147.935,38 euro; Ignazio Baglieri 148.210,46 euro; Vincenzo Cosio 70.035,63 euro; Santa Strano 70.035,63 euro; Renato D’Amico 70.035,63 euro; Concetta Silvestra Furia 18.798,05 euro; Giuseppina Burtone 18.798,05 euro; Alfredo Lanaia 18.798,05 euro; Diane Litrico 107.738,35 euro.
“Tutti gli invitati – si legge tra l’altro del documento – con eccezione di Vincenzo Bianco, si sono avvalsi delle facoltà difensive preprocessuali presentando le proprie deduzioni. Nessuno ha chiesto di essere sentito personalmente“.