“Coraggio e personalità. Ma  il terzo gol non si deve concedere”
L'approccio giusto, c'è ancora da lavoare, ma la testa da B è questa (fotoEmmanuele Mastronardo)
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Mimma Caligaris  
23 Agosto 2021
ore
08:04 Logo Newsguard
Calcio - Grigi

“Coraggio e personalità. Ma il terzo gol non si deve concedere”

Corazza non parte: "Ci sta dando  molto, felice per i suoi gol". Eusepi? In attesa di spiegazioni

BENEVENTO – Personalità, attenzione, approccio aggressivo: sotto questo aspetto, quello della testa,che determina il gioco, l’Alessandria c’è. Anche per Moreno Longo. Non era scontato, forse il Benevento è, davvero, la favorita, come sostiene Edi Reja, ma certo i Grigi l’hanno messa in affanno, a tratti, e hanno provato a riprendere una gara che sembrava essere compromessa.

“Vantaggio meritato, per il piglio, il coraggio, la personalità. Dopo la prima rete di Corazza, però, venti minuti in cui la squadra non mi è piaciuta, è stata sporca a livello tecnico,ha concesso al Beneveno occasioni per essere pericoloso, anche nettamente”.

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“Una rete su un lancio da 50 metri? Mai”

La categoria annusata deve ancora entrare  nella testa dei giocatori: inevitabile pagare lo soctto della categoria superiore. “Con tutto il rispetto per gli avversari di categoria che abbiamo affrontato fino ad ora, l’azione del terzo gol dei padroni di casa è emblematica di cosa richiede la B:  sul lancio lungo di Paleari, da 50 metri – insiste Longo – un giocatore come Sau merita una attenzione ben diversa. Attenzione al massimo, altrimenti si rischia di andare sotto, come è successo negli sviluppi di quella manovra. Questo è un dettaglio molto importante da curare,  e in cui assolutamente migliorare, ma è un dettaglio che conta anche quello che la squadra ha cercato di fare a Benevento, giocando con peronalità contro  elementi che, fino a poche settimane fa, erano in A. Adesso ci sono da limare gli errori individuali, che non si devono concedere a una squadra capace di fare male

“La difesa? Sempre a 3”

Qiattro gol all’esordio, dopo tre a Genova in Coppa (e sette nell’amichevole con l’Atalanta) possono determinare un cambio di atteggiamento in difesa, dalla linea a 3 a quella a $? “La difesa a 3 reata la prima opzione: siamo alla prima giornata, la squadra ha lavorato sempre bene con questo assetto e non c’è nella mia testa l’idea di cambiarlo. Caso mai c’è l’auspicio di recuperare presto giocatori come Prestia e Mantovani, elementi molto importanti per noi, che ci possono far alzare l’asticella dell’attenzione, della competitività e della qualità”.

“Lavorare sull’attenzione”

I primi dieci minuti della ripresa fatali come controla Samp: cosa significa? “E’ una casistica certo, ma ci dice che dobbiamo lavorare molto sull’attenzione. Perché non possiamo permetterci di rientare dagli spogliatoi e prendere gol dopo tre minuti su una palla del portiere da 50 metri. Non si può, non si deve mai in questa categoria”.

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La crescita di Corazza

Una tripletta di Simone Corazza, che legittima così la maglia. “Sono felice per Simone, che ci sta dando una grande mano e  si merita questi gol per come sta lavorando e per come si è posto fin dall’inizio del ritiro. La sua presenza in campo, insisto, è assolutamente meritata: avevo già visto un Corazza diverso nei playoff, che si sta confermando e legittima così gli spazi che ha”. Conterà anche il recupero di Marconi, “oltra  quelli di Mantovani, Prestia, Bellodi, Lunetta. Michele è un giocatore molto importante per noi, che in questo momento non ha ancora la condizione, perché ha saltato la preparazione e il rischio di farsi male è da scongiurare assolutamente. Però cercheremo di recuperare  tutti questi elementi che contano molto per il nostro gioco”. Su Eusepi, neppure convocato e, quindi, ormai fuori dal gruppo nessuna risposta diretta, neppure dall’allenatore. Argomento di mercato e, quindi, del ds e della società, ma anche sua, perché su certe scelte il peso del tecnico è determinante.

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