La testimonianza di Stefano: «In Burundi il bene si tocca con mano»
Il volontario di Ascolta l'Africa è appena tornato da Murayi, dove ha portato gli aiuti raccolti dai novesi
NOVI LIGURE — Stefano Gabriele, il referente dell’associazione Ascolta l’Africa, è tornato dalla sua missione a Murayi, in Burundi. L’ex assessore di Novi Ligure era partito, per la prima volta da solo, un mese fa. È stato accolto con entusiasmo, favorito anche dal fatto che la situazione politico-militare in quella zona è tranquilla in questo periodo.
Si è subito messo al lavoro. Ha preso contatto con le suore del posto, 9 dorotee indigene più 17 novizie – che si occupano un po’ di tutto e in particolare del “Centro giovani”, dove 550 ragazzi si alternano tra lavoro e formazione a scuola – e ha “assunto” una sessantina di persone per portare a termine i lavori progettati dagli ingegneri novesi Tino Dellacasa e Roberto Arecco.
«I due nostri esperti hanno elaborato in questi anni alcuni progetti per portare l’acqua in quei luoghi dove ancora non c’è – ha spiegato Stefano Gabriele – Può sembrare incredibile, ma nel 2021 c’è ancora chi non ha acqua da bere! Sono andato a Murayi per controllare l’avanzamento dei lavori riguardanti tre nuovi lavatoi e quattro fontanelle (due nuove e due da ristrutturare), ma in particolare per verificare a che punto sono le opere per aumentare la portata d’acqua verso i quartieri».
Poi Stefano si è occupato del dispensario, dove un medico fornisce un minimo di assistenza sanitaria. Tutte queste lodevoli iniziative (la scuola, i lavori, il dispensario, il materiale di consumo e così via) vanno pagate, ma i contributi statali non bastano e qui intervengono le sottoscrizioni delle persone di buona volontà.
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«Quest’anno sono riuscito a portare in Burundi 25 mila euro provenienti dal “bonus idrico” dell’Egato-6. Poi ho aggiunto 3 mila euro già presenti nelle casse di Ascolta l’Africa ma soprattutto i 16 mila euro ottenuti dalla sottoscrizione dei cittadini novesi», ha detto Gabriele. Sottoscrizione che non si ferma, visto che è ancora possibile donare (info 335 5461997 o 0143 2526).
«Sono tornato in Italia con un po’ di tristezza, malinconia ed emozione – ha concluso Stefano Gabriele – ma sereno, perché soddisfatto del lavoro svolto in questi anni dalle persone che ho lasciato, con le quali si è ormai da tempo stabilito un rapporto di collaborazione, di amicizia e di fiducia reciproca. In quei luoghi il bene si tocca con mano».