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Simone Baldin  
28 Ottobre 2021
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09:07 Logo Newsguard
La curiosità

Calcio camminato, la presentazione ‘da big’ del ct azzurro Linarello a Coverciano

L'allenatore monferrino protagonista anche delle finali di Coppia Italia con il Casale

FIRENZE – Dopo l’annuncio anche la presentazione. Al centro tecnico di Coverciano, come i ‘grandi’, in uno dei templi del calcio italiano: è stato un weekend «da raccontare ai nipoti» per il monferrino Massimo Linarello, che dopo l’evento ufficiale di domenica 24, è a tutti gli effetti il nuovo ct della nazionale italiana di Walking Footbal (il ‘calcio camminato’).

L’esperienza fiorentina è stata ancora più entusiasmante se si pensa alla contemporanea due giorni di Coppa Italia in cui il club casalese dedicato ad Angelo Mello (in cui Linarello è allenatore e giocatore) si è classificato sesto senza mai perdere nei tempi regolamentari, con 3 pareggi e una vittoria. Un risultato di assoluto rispetto se si pensa che tra le 12 compagini comparivano il Pisa di Paolo Stringara (ex Inter e Bologna tra le altre) e la Fiorentina padrone di casa che schierava Gianmatteo Mareggini. Ad aggiudicarsi il titolo sono stati però i grigi dell’Alessandria «Con i quali ci congratuliamo per la grande vittoria» spiega l’allenatore moranese.

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Incarico prestigioso per l'allenatore di Morano Po, da anni impegnato nel calcio camminato

Per quanto invece riguarda le prestazioni dei casalesi: «I ragazzi hanno onorato la maglia nerostellata dando tutto. Ci hanno fatto tutti i complimenti. E devo aggiungere che averli avuti con me durante la presentazione a Coverciano è stato qualcosa di fantastico. È qualcosa di pazzesco, che credevo non sarebbe mai potuto succedere» ha raccontato ancora scosso dall’emozione.

L’occasione è stata anche importante per visionare i migliori giocatori del panorama nazionale soprattutto in ottica convocazioni: «Nell’arco di 10 giorni dovrò consegnare la lista definitiva per amichevoli internazionali e e soprattutto un triangolare che però a causa Covid non hanno ancora una data certa. Devo dire però che in linea di massima ho già le idee chiare» ammette il commissario tecnico, che – sempre pandemia permettendo – dovrà preparare gli azzurri per gli europei inglesi del 2022.