Scritte “No vax” sui muri di via Buffa
OVADA – Un richiamo alla Costituzione e all’articolo 32 che parla di “salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività”. un richiamo alla seconda parte: “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge”. Fanno discutere alcune scritte comparse l’altra notte tra via Buffa, via Piave e piazza Franzoni. A farne le spese il palazzo di proprietà della San Vincenzo, utilizzato dall’associazione per accogliere donne in situazione di disagio abitativo, la sede del settimanale “L’Ovadese” e l’ingresso del giardino della scuola elementare di via Fiume.
Difficile stabilire dalla firma chi si sia reso protagonista del gesto. Nei mesi scorsi anche a Ovada, in due occasioni, erano stati affissi manifesti per campagne portate avanti da associazioni contro i vaccini. Dopo le polemiche erano stati presi di mira sui loro profili social il sindaco di Ovada, Paolo Lantero, e il consigliere di opposizione Angelo Priolo che aveva assunto una posizione di critica netta sul gruppo “L’Ovada che vorrei”. Da stabilire se ci sia un collegamento tra le due vicende o se le scritte siano il frutto di una delle tante “riunioni alcoliche” che si tengono alla sera in quell’area tra le panchine e il piccolo giardino.