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Redazione  
14 Novembre 2021
ore
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La commemorazione

«A Matteo, Antonino e Marco andrà sempre la nostra vicinanza»

Ieri la cerimonia in Duomo a Valenza

VALENZA – Ieri, su impulso della Consulta comunale del Volontariato, a Valenza è stata celebrata una messa in Duomo per commemorare la morte dei tre vigili del fuoco (Matteo Gastaldo, Antonino Candido, Marco Trinches) nella tragedia di Quargnento, a poco più di due anni dall’anniversario.

Di seguito, l’intervento del sindaco Maurizio Oddone.

«A Matteo, Antonino e Marco andrà sempre la nostra vicinanza»

Sabato a Valenza una messa per i vigili del fuoco morti a Quargnento

Su iniziativa della Consulta Comunale del Volontariato

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Matteo Gastaldo, Antonino Candido, Marco Triches. Sono passati due anni da quella terribile notte tra il 4 ed il 5 novembre del 2019 quando le loro vite vennero troncate da una mano assassina e vigliacca che omettendo di avvertirli di quanto era stato occultato all’interno del luogo dove era stato artatamente appiccato l’incendio li condannò ad una morte certa.

Matteo, Antonino e Marco sono Caduti per servizio, intervenuti immediatamente sul luogo dell’incendio adempiendo al dovere che il loro lavoro comportava, per adempiere alla loro missione di aiutare e salvare delle vite anche a rischio della propria.

Questa è la missione dei vigili del fuoco e di tutti coloro che operano in scenari di rischio e che in ogni caso comporta sempre una vita a contatto con il rischio, nel lavoro come nel volontariato.

Perdere la vita sarebbe stato comunque un dramma immenso, perché la Vita è il dono maggiore che ci viene dall’Onnipotente,  ma in questo modo tanto assurdo e tanto vile non è accettabile e se la Giustizia umana ha fatto il suo corso con una condanna dura, che c’è da auspicarsi venga mantenuta anche nei successivi gradi di giudizio senza sconti o benefici, perché qui di attenuanti non ce ne sono, rimane tuttavia l’enorme vuoto che la scomparsa di queste tre giovani vite Matteo, Antonino e Marco ha provocato in tutti noi e soprattutto nelle loro famiglie, nelle persone che gli erano più vicine, che gli avevano dato la vita, che li amavano, che con loro condividevano un progetto di vita che è stato stroncato quella maledetta notte.

A loro va e andrà sempre la nostra vicinanza, non dimenticando mai quanto è accaduto e quale terribile sorte e prova la vita abbia loro riservato.

Nella nostra comunità sarà sempre imperituro il loro ricordo.