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    Paolo Livraghi  
    7 Dicembre 2021
    ore
    07:49 Logo Newsguard
    Virus - L'analisi

    «Ora il Piemonte corre a un ritmo doppio di Italia e Lombardia»

    Le consuete valutazioni del professor Bianchi, docente dell'Upo

    Stiamo meglio di altre realtà nazionali, specialmente in termini di numeri assoluti, ma ora anche la situazione del Piemonte comincia a destare qualche preoccupazione.

    È quanto emerge dalle consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «a livello di contagi, il ritmo attuale di crescita della nostra regione è doppio rispetto a quello di Italia e Lombardia. E anche in termini di pressione ospedaliera, pur restando lontani dai momenti più complicati di 12 mesi fa, comincia a segnalarsi qualche criticità. In ottica colore giallo».

    Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti, l’Italia è al comando della classifica con 174, seguono Lombardia e Piemonte rispettivamente a 168 e 165, mentre Alessandria è più staccata, a 97. «Ci confermiamo come la migliore seconda provincia della regione – osserva Bianchi – dietro solo a Vercelli, che è ferma a 81. Mentre diventa sempre più impressionante il dato del Vco, 236. Ai confini della ‘vecchia’ zona rossa.

    Numeri assoluti: il Piemonte passa da 4810 a 7059 contagi settimanali, 2249 in più, con un incremento in percentuale del 47%. «A giustificare quanto sostenuto in precedenza – chiarisce il professore – Italia e Lombardia sono al 23%, e da noi superiamo anche la soglia psicologica dei mille casi di media al giorno: sono infatti 1008».

    Se asintomatici e sintomatici extra protocollo rimangono sostanzialmente stabili, al 59% e al 14%, continua a crescere il tasso di positività, che tocca il record di questa quarta ondata: l’1,8%, rispetto all’1,3% di martedì scorso. E le cose peggiorano ulteriormente se si prendono in considerazione le sole ‘teste’.

    «Per quanto riguarda la pressione ospedaliera, le terapie intensive salgono da 36 a 40 e mostrano un indice di saturazione pari al 6,4%. La soglia, a livello numerico, per passare in zona gialla è 63 posti occupati, se continuiamo a questo ritmo ci arriviamo tra 20 giorni. Discorso analogo vale per i ricoveri ordinari, oggi 460, in crescita di 81 unità rispetto a martedì scorso. Il limite è 874, tempo stimato 24 giorni. Ma la speranza, ovviamente, è che le cose possano migliorare nei prossimi giorni, magari confidando nell’effetto ‘Super Green Pass’. Riscontri incoraggianti, invece, sul fronte dei decessi, che rimangono sostanzialmente stabili – 20 contro 19, ndr – con il tasso di letalità che si conferma basso, intorno allo 0,5%».

    In questo senso, la nostra provincia non registra vittime da venti giorni consecutivi. E questa è senza dubbio una bella notizia.

    Infine consueto focus sull’Alessandrino: i nuovi contagi settimanali salgono da 312 a 398, 86 in più e 57 di media al giorno. «Ma l’incremento in percentuale è ‘solo’ del 28%, poco più della metà rispetto alla media regionale. Benissimo i guariti, che sono in costante aumento e raggiungono quota 292, con i nuovi positivi che salgono di 106 unità e sono 694 in totale».

    Insomma, in attesa di tempi migliori, limitiamo i danni. «La crescita del Piemonte è esponenziale – conclude il docente – quella di Alessandria lineare. Per quanto riguarda i centri zona, il capoluogo è a 190 positivi, Valenza a 53, Tortona a 49, Novi a 48 e Casale a 41. Bosio, che era un caso limite, sta lentamente decrescendo».

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