Il Santo di oggi, 1° gennaio, è Maria Santissima Madre di Dio
Il 1° gennaio vengono celebrati anche San Fulgenzio di Ruspe e San Giustino
I santi di oggi 1° gennaio sono Maria Santissima Madre di Dio, San Fulgenzio di Ruspe e San Giustino.
Maria Santissima Madre di Dio
E’ la prima festa mariana della Chiesa occidentale. Tra tutti gli appellativi che di possono attribuire alla Vergine, quello di “Madre di Dio” è di gran lunga il più importante. Solo la fede può far accettare ciò che la ragione non riesce a comprendere: la Vergine, nella sua umiltà ha reso possibile l’incarnazione. La Madonna è la Madre di Gesù e quindi di Dio, essendo Gesù generato dalla stessa sostanza del Padre. Il primo gennaio viene celebrata anche la Giornata mondiale della Pace (istituita da Paolo VI nel 1967). Il primo gennaio, vengono celebrati inoltre San Fulgenzio, San Giustino di Chieti, San Odilone di Cluny, San Giuseppe Maria Tomasi e San Vincenzo Maria Strambi.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
La vita di San Fulgenzio di Ruspe, Vescovo
San Fulgenzio nacque a Thelepte, Tunisi, verso il 462 nato da una casata illustre. Da giovane ricoprì l’ufficio di procuratore ma era molto attratto dalla vita religiosa tanto che verso il 499 si mise in viaggio per raggiungere i monaci della Tebaide, in Egitto. Arrivato in Sicilia, alcuni amici lo convinsero a continuare il viaggio. Nel 500 era a Roma; verso il 502 venne eletto vescovo di Ruspe. Dai Vandali fu esiliato due volte in Sardegna, dove istituì dei monasteri. La sua vita monastica si ispira al pensiero e all’esempio di sant’Agostino tanto da essere chiamato «Augustinus breviatus». Per questo motivo fondò molti monasteri sia in patria che in esilio. Morì a Ruspe il 1° gennaio 527.
San Giustino di Chieti
San Giustino è considerato da un’antica tradizione l’evangelizzatore della città di Chieti, nonché il suo primo vescovo, nonostante molte incertezze circa il periodo in cui sarebbe vissuto. Solo nel XV secolo comparirono alcune sue “passio”, in gran parte ricalcate a modello di quelle dei santi omonimi, che finiscono per confonderlo con un santo di Siponto che avrebbe subito il martirio in Abruzzo nel III secolo insieme ai fratelli, Fiorenzo e Felice, ed alla nipote, Giusta.
E’ cosa comunque certa che la cattedrale di Chieti venne invece intitolata al santo vescovo Giustino almeno sin dal IX secolo. Gran parte delle reliquie del santo sono ancor oggi venerate in un’urna, posta nella cripta della cattedrale teatina.