L’Ovadese in piazza per la pace: «Stop alla guerra e alle armi»
In mille davanti al Monumento dei caduti
OVADA – L’idea è nata in un momento di particolare commozione. «L’iniziativa è partita dopo una notte quasi insonne – ha spiegato Paola Sultana, promotrice del “Presidio per la pace” organizzato dall’associazione Libera in collaborazione con il Comune di Ovada – e trascorsa davanti alla televisione a vedere le immagini della guerra in Ucraina». Da lì la proposta si è trasformata in qualcosa di più concreto dopo essere passata da alcuni gruppi di Whatsapp e dai referenti delle principali realtà ovadesi attive nel campo del volontariato.
«Su questo fronte – ha aggiunto il sindaco di Ovada, Paolo Lantero – la nostra comunità è pronta a fare la sua parte». Domani si terrà una prima riunione con il Prefetto. Dopodiché si inizierà con la raccolta vera e propria di beni di prima necessità di vario tipo, dagli alimenti ai generi di materiale tessile. «Il nostro è un appello determinato affinché si fermino le armi – ha proseguito il primo cittadino – e tornino a parlare le diplomazie. Da questa piazza voglio esprimere la mia solidarietà alla popolazione ucraina e anche a quei cittadini russi che in queste ore stanno protestando in zone dove ci vuole molto coraggio (per farlo, ndr)».
Dalla Costituzione alle parole del Papa
Lantero ha poi citato l’articolo 11 della Costituzione Italiana (“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”) e le parole pronunciate qualche giorno fa da Papa Francesco (“È un controsenso della creazione, nella Bibbia è curioso, Dio crea l’uomo e la donna e subito vengono le guerre, è come se fosse un antisenso nella creazione, per questo la guerra è sempre distruzione”).
Alla manifestazione hanno partecipato un migliaio di persone. Oltre ai sindaci dei Comuni dell’Ovadese, erano presenti i rappresentanti di tutte le principali associazioni locali.