I santi di oggi, sabato 12 marzo, sono san Massimiliano di Tebessa e San Luigi Orione
Il santo di oggi, sabato 12 marzo, è san Massimiliano di Tebessa
È il primo obiettore di coscienza. Nasce nel 274 a Tebessa, in Algeria. È figlio di Fabio Vittore, veterano dell’esercito imperiale e per questo motivo, secondo le leggi dell’epoca, anche Massimiliano deve abbracciare la carriera militare. Egli ritiene l’arruolamento totalmente incompatibile con la dottrina cristiana perché in quella professione c’è la possibilità di fare del male al prossimo e si rifiuta di servire l’imperatore. Gli viene prospettata l’ipotesi della condanna a morte per questo affronto ma egli risponde di essere pronto a tutto pur di rendere grazia a Dio.
La morte
Viene quindi decapitato a soli 21 anni e, in punto di morte, chiede al padre di regalare la sua divisa militare al soldato incaricato di eseguire la condanna.
San Luigi Orione
Nasce a Pontecurone in provincia di Alessandria, il 23 giugno 1872, da una famiglia molto povera. A 14 anni entra tra i Frati Minori di Voghera e successivamente nel collegio salesiano di Valdocco a Torino, dove conosce e assiste alla morte Don Bosco. Nel 1892, da chierico, inaugura a Tortona un oratorio intitolato a San Luigi e nel 1895 viene ordinato sacerdote. Nel 1899, con altri sacerdoti, getta le basi per la creazione della Piccola Opera della Divina Provvidenza. Nel 1908 accorre a Messina e Reggio Calabria per soccorrere le popolazioni colpite dal terremoto. Di temperamento dinamico, abituato alla fatica, non accetta compromessi ed è nemico di ogni formalismo. Tutta la sua vita è dedicata agli altri, ai bisognosi, tanto da non curarsi di se stesso. Fino al punto di ammalarsi gravemente, fino a morire, a Sanremo, il 12 marzo 1940. Lascia oltre 100 Fondazioni tra Opere e Comunità, in Italia e all’estero e numerosi scritti raccolti in 60 volumi
http://www.donorione.org/Public/ContentPage/content.asp?hdnIdContent=38
Sant’Innocenzo I
Innocenzo era originario di Albano (Roma) dove nacque nel IV secolo, ma a parte questa informazione si conosce ben poco della prima parte della sua vita. Succedette a S. Anastasio I nel 401 e, durante i sedici anni del suo pontificato, si occupò attivamente degli affari della Chiesa. La sua pronta risposta ai problemi dell’epoca denota un carattere energico, vigoroso e capace.
Durante il suo pontificato, la notte tra l’anno 406 e 407, i barbari oltrepassarono il fiume Reno. Quattro mesi dopo Roma fu conquistata e saccheggiata dai goti guidati da Alarico. Innocenzo si trovava a Ravenna, per convincere l’imperatore Onorio a patteggiare la pace con gli invasori. Morì il 12 marzo 417.
Innocenzo I è il patrono di Sezzadio.
Sant’Innocenzo I