Fallimento Atm, il sindaco Cabella annuncia il ricorso in appello
Il primo cittadino di Novi Ligure era stato presidente della società dal 2011 al 2013. La solidarietà degli avversari politici
NOVI LIGURE — Il sindaco Gian Paolo Cabella ha annunciato che ricorrerà in appello contro la sentenza di primo grado che lo ha visto condannato a 8 mesi di reclusione (con sospensione condizionale della pena) per il fallimento di Atm, l’azienda di trasporto pubblico locale di Alessandria.
Il primo cittadino di Novi Ligure è intervenuto alla seduta della commissione Lavori pubblici e ha informato in via ufficiale i consiglieri presenti della decisione del giudice di Alessandria. «Non conosco ancora le motivazioni della sentenza – ha detto Cabella – Durante la prossima seduta informerò anche il consiglio comunale nella sua interezza».
Marco Bertoli, in rappresentanza del gruppo Solo Novi, ha affermato di «confermare la linea garantista che ho sempre tenuto, anche quando le inchieste avevano coinvolto esponenti del centrosinistra». Luca Patelli (Democratici) ha detto di apprezzare il gesto di trasparenza del sindaco, mentre il collega di partito Alfredo Lolaico ha dichiarato di «credere nell’onestà del sindaco».
Il processo vedeva imputate 21 persone: cinque hanno ottenuto la messa alla prova, le altre sono state condannate a 8 mesi di reclusione col beneficio della sospensione condizionale della pena e della non menzione.
Cabella è stato presidente di Atm dal giugno del 2011 al marzo 2013. In prima battuta era stato accusato di bancarotta fraudolenta, ma il pubblico ministero Tiziano Masini aveva derubricato l’ipotesi d’accusa a bancarotta semplice. Atm venne dichiarata fallita nel 2016. Il mese scorso, il tribunale di Torino ha depositato una sentenza che impone al Comune di Alessandria il pagamento di 22,7 milioni di euro per il fallimento della società di trasporti.
