Il Santo di oggi, 30 aprile, è San Pio V
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30 Aprile 2022
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La ricorrenza

Il Santo di oggi, 30 aprile, è San Pio V

Oggi, 30 aprile, la Chiesa celebra San Pio V

Il Santo di oggi, 30 aprile, è San Pio V.

 

La vita del santo

PapaAntonio Ghislieri (all’anagrafe) nasce a Bosco Marengo il 17 gennaio 1504. A 14 anni entra con il nome di Fra’ Michele tra i Domenicani, promosso poi a sacerdote e in seguito Vescovo di Alessandria.

Nel 1566 diventa Papa con il nome di Pio V e con il suo potere comincia a condannare il vizio, l’eresia e la dissolutezza. Scomunica Elisabetta I a favore della cattolica Maria Stuart per l’ascesa al trono e combatte in prima linea contro gli invasori turchi a Lepanto.

La morte del santo

Muore a Roma il 1° maggio 1972. La sua salma riposa ancora oggi nella patriarcale basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Beatificato il 27 aprile 1672 da papa Clemente X.

San Pio V è patrono di Malta, della Congregazione per la dottrina della fede, di Bosco Marengo, di Cattolica e della Diocesi di Alessandria.

Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno

 

San Mercuriale di Forlì

Mercuriale fu il primo vescovo di Forlì, combatté il paganesimo e l’arianesimo. Le più antiche testimonianze di San Mercuriale si riferiscono al suo culto e alle chiese a lui dedicate, come l’attuale basilica di Forlì, che è sotto il suo patronato. Tra il 1050 e il 1084 uno scrittore anonimo scrisse la prima “Vita”, Basato sui dipinti della vecchia basilica. In questa biografia ci sono due elementi caratteristici: a Rimini un giudice pagano di nome Toro, insultava i cristiani e in particolare rideva dell’Eucaristia, che per lui non era altro che un pasto da digerire come gli altri cibi. I santi vescovi della regione, Mercuriale di Forlì, Rufilo di Forlimpopoli, Leone di Montefeltro, Gaudenzio di Rimini e Geminiano di Modena, per evitare che la fede dei loro fedeli non soffrisse, accettarono la sfida del Toro e gli dissero: ora la mangi, ma poi morirai di una morte agonizzante.

Il secondo episodio si riferisce a un drago che in quel momento terrorizzava la zona tra Forlì e Forlimpopoli. Di comune accordo, i vescovi Mercuriale e Rufilo, affrontarono il ​​drago e gli posero le loro stole sul collo cosicché in questo modo lo immobilizzarono e lo rinchiusero in un pozzo profondo, dove, secondo la tradizione, il giorno della festa di San Mercuriale trema e ritrema.

Mercuriale morì il 30 aprile, dopo aver esortato i suoi fedeli a rimanere saldi nella fede. Fu sepolto in un mausoleo e fu costruita una chiesa in suo onore.

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San Mercuriale di Forlì

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