Aree interne, “no” al dossier: bocciata la candidatura ovadese
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9 Agosto 2022
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Ovada

Aree interne, “no” al dossier: bocciata la candidatura ovadese

Fumata nera per la proposta elaborata per rilanciare il territorio

OVADA – La notizia era nell’aria già da qualche settimana. La conferma è arrivata con l’assenso alla candidatura delle Terre del Giarolo. Per la seconda volta l’Ovadese non ha accesso ai fondi previsti dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne.

L’ipotesi costruita in questi mesi sotto la guida del consulente Giampiero Lupatelli aveva individuato nel distretto delle biodiversità l’aspetto da valorizzare. Ma il responso è stato ancora una volta negativo.

Infrastrutture e servizi

«Chiaramente c’è un po’ di delusione – commenta Pino Coco, sindaco di Silvano d’Orba e principale promotore della candidatura – Ma penso che quest’esperienza possa essere considerata largamente positiva». In ballo c’erano fondi per il potenziamento delle infrastrutture e dei servizi, in particolare quelli scolastici. E poi la digitalizzazione, l’implementazione di una nuova rete di telemedicina per dare più assistenza alla fascia più debole della popolazione.

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«L’esperienza di coesione – prosegue il primo cittadino – che abbiamo vissuto negli ultimi mesi rimane comunque un patrimonio da non disperdere. Anche perché nei prossimi anni la programmazione passerà proprio da questo modo di operare. Il tempo dei battitori singoli è terminato».

Dietro le parole di Coco la consapevolezza che il territorio coinvolto nell’operazione avesse tutti i requisiti per sperare in un esito diverso. A pesare da un lato le dinamiche politiche che hanno portato la Regione a puntare altrove il suo sguardo, dall’altro, la revisione delle aree interne varata di recente che ha tolto qualche possibilità all’Ovadese.

Forza e debolezza

Il dossier di candidatura rimane un biglietto da visita spendibile per il territorio: paesaggi diversi fra loro, scarso livello di antropizzazione del territorio e qualità della vita in genere alta sono fattori che giocano a favore dell’Ovadese e sui quali si può puntare.

Così come la presenza di centro zona vero, deputato poi alle politiche di sviluppo possibili con le risorse assegnate. Fattori relegati in un secondo piano.

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