Alloisio racconta Guccini a Camogli
L'ultimo spettacolo del musicista ovadese per il Festival della Comunicazione
OVADA – Per noi Francesco Guccini era “Il Maestrone”». Gian Piero Allosio presenta oggi, domenica 11 settembre, il suo ultimo spettacolo domenica 11 settembre, dalle 19.00. La ribalta è quella offerta da Camogli con “Il festival della Comunicazione” creato a suo tempo da Umberto Eco. Il musicista ovadese si esibirà sulla “Terrazza dei saperi” per raccontare la sua collaborazione con il cantautore emiliano.
Scenario pesante
«Il nostro sodalizio artistico – prosegue l’artista – risale al 1971. Con il gruppo “Assemblea musicale teatrale” aprivo i suoi concerti. Io ho scritto alcuni brani per lui: “Venezia” e “Dovevo fare del cinema”. Guccini ha scritto per me “Lager”, “Bisanzio”, “Parole”». Dalla collaborazione sono nati anche brani a quattro mani: “Gulliver” e “Poveri bimbi di Milano”. «Erano anni difficili – aggiunge oggi Alloisio – dove la musica e le parole erano zattere a cui noi giovani ci attaccavamo per non soccombere». Erano gli anni dopo il boom economico; i giovani sperimentavano la disoccupazione e urlavano il loro disagio tramite le canzoni di protesta sociale. Anni interessanti e terribili in cui le Mafie inondarono i movimenti giovanili di eroina e il terrorismo sparò a zero sulle utopie del ’68.
«Quando ripenso a quel periodo – prosegue – ricordo soprattutto l’impegno di noi giovani che volevamo denunciare una società che non ci piaceva. Proporrò queste sensazioni sul palco. Guccini quando ha scritto canzoni come “Dio è morto” o “Aushwitz” era un ragazzo gracile che ispirava i coetanei a porsi domande. Oggi i ragazzi sembrano non più interessati alle politiche sociali, se non per quanto riguarda i diritti Lgbtq, e lasciano di fatto da parte tutto il resto». Assieme ad Allosio si esibirà Gianni Martini, storico chitarrista di Giorgio Gaber e membro di “Assemblea Musicale Teatrale”.