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    Zaffiro
    Johnny Zaffiro
    Generic, Home, Politica
    3 Ottobre 2022
    ore
    08:13 Logo Newsguard
    Il commento

    Zaffiro sui trasporti: «Serve un confronto pubblico»

    L'intervento dell'esponente Dem

    CASALE – Johnny Zaffiro (Pd), che da anni ha nei trasporti da e per Casale uno dei suoi cavalli di battaglia, interviene sui disagi dei pendolari sulla linea per Alessandria e, più in generale, sull’argomento ferroviario: «È notizia dei giorni scorsi la protesta dei pendolari per l’ennesima, improvvisa sospensione del treno che collega Casale e Alessandria con lo sfortunato snodo di Valenza. Salta un treno, salta la puntualità e saltano i nervi, e poco contano i maldestri tentativi di AMP di recuperare in corsa i danni fatti, ciclicamente ogni anno i disservizi ricadono su questa linea, l’unica al momento, bistrattata e mal sopportata evidentemente, per far funzionare un servizio e la sua fruizione  servono sicurezze, pianificazione ed efficienza. I disagi sono tutti a carico dei  pendolari non solo non si riducono, ma si ripetono tanto da indebolire e minare lo stesso diritto al servizio pubblico. A fronte di ciò, ci si chiede se valgano di più gli annunci in pompa magna della riapertura prossima ventura di una tratta, ricordiamo che sono passati più di tre anni dall’insediamento di questa amministrazione, o se invece sia più produttivo e onesto adoperarsi giorno dopo giorno per contenere i disagi e ridare stabilità e fiducia a studenti e lavoratori che dei treni hanno bisogno».

    Zaffiro avanza alcuni suggerimenti: «Riprendere il tavolo tra le parti (amministrazioni comunali e regionale, Trenitalia, RFI, comitati e mondo della scuola); fare emergere le criticità e le necessità; programmare gli interventi adeguati. Forse i numeri aiutano: 3 mosse per 1 risultato: la riconquista del diritto alla mobilità su ferro, conditio sine qua non per l’accesso alle nostre scuole superiori e per lo sviluppo economico. Dai treni passa infatti la tenuta del nostro mondo scolastico, una risorsa per tutto il territorio. Ma dai treni passa anche la tenuta demografica del Monferrato, o crediamo davvero che lo smart working ci protegga dalle turbolenze e dalle crisi economiche? È economia ed è vita quotidiana, non possiamo accontentarci di blande e generiche dichiarazioni: la Regione e i Comuni facciano subito la loro parte e creino le condizione per individuare gli strumenti opportuni, evitando il teatrino improvvisato a proposito della Settimana corta. È inconfutabile il fatto che da più di tre anni i tavoli in presenza o online non sono convocati  e il declino sembra irreversibile. Si è persa addirittura la biglietteria e senza che ciò abbia suscitato reazioni da parte dell’amministrazione. “Si dovrebbe”, ma non si fa, allora forse è tornato il momento di sostenere un confronto pubblico con chi il problema lo sente davvero sulla sua pelle, i cittadini, gli studenti, i lavoratori. E ovviamente le cittadine, le studentesse e le lavoratrici. Chiudo con una considerazione sul “treno storico” che nelle scorse settimane ha raggiunto Casale da Milano Porta Garibaldi. È stata una bella iniziativa, ma a me ha ricordato “La Casa nella Prateria”, ricordate la serie tv? Quindi mi e vi chiedo: ma noi siamo una riserva, una zona protetta ed esclusa dalla modernità, un giardino zoologico da raggiungere con la videocamera accesa il giorno di festa? Non siamo uno snodo importante, porta del Monferrato, città in crisi ma comunque dinamica e dignitosa? E allora perché il treno lo dobbiamo avere solo nella versione della rivisitazione di un passato folkloristico? La gente lavora, studia, raggiunge Alessandria, Vercelli, Mortara ogni giorno, e non può farne a meno».

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