Il tartufo bianco celebra la ricchezza del Monferrato
Oggi la fiera nazionale che torna dopo due anni. Bancarelle dei cercatori, prodotti tipici nel borgo più suggestivo
OVADA – La macchina organizzativa si è messa in moto in questi giorni. E’ tutto pronto a Trisobbio per la 4° edizione della “Fiera Nazionale del Tartufo Bianco”. Per tutta la giornata il borgo sarà animato con la mostra mercato dei cercatori locali, le bancarelle di prodotti del territorio, tra ortaggi, formaggi e conserve, degustazioni di vino curate da Fisar e animazione in costumi medievali. Il paese si riappropria di un suo tratto identitario dopo due anni di pausa forzata. La manifestazione entrerà nel vivo dalle 10.00.
Territorio ambizioso
In mostra uno spaccato importante del Monferrato, secondo i principi del progetto di promozione lanciato qualche anno fa. Il tartufo è prodotto essenziale per attirare appassionati di enogastronomia, semplici golosi. “In questi anni – chiarisce Marco Comaschi, sindaco di Trisobbio – abbiamo lavorato per selezionare i partecipanti. La fiera punta su tartufo locale perchè dev’essere vetrina del territorio. Tutto il paese ha voglia di ripartire e ha lavorato in questi giorni per farlo nel modo migliore”. Intercettare nuovi flussi di turisti, interessati a una maggiore semplicità e a rotte meno battute, è l’obiettivo. “I primi dati del 2022 – chiarisce Roberto Cava, presidente di Alexala, agenzia di promozione turistica delle provincie di Alessandria e Asti – sono molto incoraggianti. Questo territorio ha grandi potenzialità che devono essere sviluppate”.
Programma ricco
Le bancarelle dei trifolau saranno sistemate accanto al perimetro del castello. Attorno a loro gli altri espositori. Assaggi, degustazioni faranno da corollario. Nei locali del vecchio asilo le degustazioni curate da Fisar. I ristoranti del paese proporranno i loro menù a tema di Tartufo. Tutte le info sul sito www.trisobbio.eu