“Sulla strada del Turchino”: prima proiezione in città per il docufilm ovadese
Riprese a Ovada e nei paesi per l'opera distribuita dalla CDMovie.it
OVADA – Molti troveranno immagini e atmosfere vissute in prima persona. Uno spaccato dell’Ovadese e della Valle Stura del XX Secolo. Sarà proiettato domani «Sulla strada del Turchino», il documentario realizzato nel 150° anniversario del completamento della strada che collega l’Ovadese con la Valle Stura e Genova.
Per realizzarlo sono stati necessari quattro anni di lavoro tra ricerche storiche e riprese vere e proprie. L’appuntamento è al Punto Soci Coop di via Gramsci alle 21.00.
Ricerche capillari
«Abbiamo ricreato scene molto evocative grazie alla collaborazione con i gruppi storici – spiega Carlo Martinotti, regista del documentario nato da un’idea di Ermanno Africano – abbiamo voluto trasmettere il valore umano e di comunità, una storia da custodire e tramandare». La consulenza storica è di Claudio Serra, storico, autore di pubblicazioni in merito, nonché vicepresidente del Cineclub Fotovideo Genova.
«L’idea del documentario è nata visionando vecchie pellicole Super8 che immortalavano la costruzione della A26 – chiarisce Ermanno Africano – Nel documentario sono tante le comparse ovadesi che hanno collaborato. Una delle scene realizzate è collocata in piazza XX Settembre, la partenza del bus verso la Valle Stura». Oltre alla nostra città le riprese sono state realizzate anche nei comuni di Tiglieto, Rossiglione, Campo Ligure, Masone, Mele.
Importanza storica
«L’Accademia Urbense – spiega Paolo Bavazzano, presidente dell’ente storico e culturale – ha aderito volentieri a questa iniziativa perché il documentario riassume anche l’importanza che ha avuto e continua ad avere questa strada. Le popolazioni di fine XVIII secolo la vollero fortemente, spendendo proprie risorse, per facilitare gli scambi commerciali fra i vari paesi, la pianura padana e la Liguria».
Il documentario “Sulla Strada del Turchino” è distribuito dalla CDMovie.it. Nell’Ovadese è già stato proiettato qualche settimana fa alla biblioteca di Lerma.
