“Cosa manca? Le scelte di qualità”
Sette sconfitte in undici gare: solo quattro volte i Grigi hanno mosso la classifica (foto Ilaria Cutuli)
Alessandria Calcio, Generic, Sport
Mimma Caligaris  
29 Ottobre 2022
ore
22:39 Logo Newsguard
Calcio - Serie C

“Cosa manca? Le scelte di qualità”

Rebuffi: "Responsabilità solo mia, evitiamo altalene emotive". In classifica, però, l'Alessandria sale un gradino

ALESSANDRIA – Nel giorno della settima sconfitta in undici giornate, l’Alessandria migliora la sua posizione in classifica: era terzultima alla vigilia della gara con la Recanatese, si ritrova un gradino sopra per effetto dei risultati delle rivali dirette e, anche, della differenza reti.

Magra consolazione per una formazione che non segna dal gol di Robert Filip decisivo per i tre punti con il San Donato Tavarnelle, il fanalino di coda. Una squadra che torna a mostrare le sue fragilità, tante: se qualche emissario della nuova proprietà era al Moccagatta, come pare, ha avuto la conferma che, oltre a mettere firme sul contratto di acquisto, deve mettere mano al portafoglio per rinforzare un gruppo che ha poco peso in attacco e commette ancora errori in fase difensiva, come quello del gol ospite.

Alessandria Recanatese

“Né banda, né fenomeni”

Così, Fabio Rebuffi deve fare l’asse di equilibrio per cercare di tenere, comunque, i suoi ragazzi ‘sul pezzo’, evitando crolli psicologici. Non facile, visto che il portiere avversario non è stato mai impegnato, due tiri sul fondo nel primo tempo, due colpi di testa nella ripresa, ma mai anche solo vicini a una idea di di pericolosità. “Non eravamo una banda prima, non siamo stati fenomeni nelle tre gare in cui abbiamo fatto punti. Non vorrei, però, che si scatenasse una altalena emotiva – insiste Rebuffi –  che ci facesse entrare in depressione, perché non dobbiamo assolutamente perdere la strada che avevamo intrapreso nelle ultime partite“.

“Cosa manca? Le scelte di qualità”

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Però nello spareggio con la Recanatese, la squadra ha dato, spesso, l’impressione di arretrare anziché provare a costruire. “Prendersi la responsabilità, in gare come questa, può fare la differenza. Alla squadra dico nulla, anche perché, se non ha portato quello che serviva in campo, la responsabilità è la mia“. Cosa manca, prima di tutto? Oltre al gol. “Le scelte di qualità: non è solo la giocata in quanto tale, ma la capacità di scegliere. E di creare le condizioni per giocate più naturali. Più passa il tempo e più c’è il rischio che le partite siano molto pesanti e noi dobbiamo avere la capacità di cogliere questo peso e di gestirlo. Perché questa è la nostra strada”.

Alessandria Recanatese

Ancora convinto dell’efficacia del 4-3-3 iniziale? “Perché con l’idea di Sbaffo fuori dalla linea, con tre in mezzo si poteva sporcare qualche traiettoria di passaggio in più, recuperando così palloni e sfruttando la velocità di Galeandro e gli uno contro uno anche di Ghiozzi. I duelli, però, devono essere vinti e, invece, sono stati complicati per noi e, però, comunque, anche quando le scelte non danno il risultato sperato, bisogna  restare sempre in partita“.

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