Floribert: dopo la pandemia ripartono le missioni in Africa
Il gruppo missionario fondato nel 2019 raddoppia le attività
OVADA – Qualcuno l’ha definito l’anno della rinascita. Di sicuro il 2022 è stato particolarmente importante per l’associazione Floribert di Ovada. Dopo un biennio segnato dalla pandemia, infatti, l’ente ovadese ha ripreso le attività a pieno regime, con la ripartenza dei viaggi missionari.
Il primo è iniziato ufficialmente lo scorso 13 luglio, con la partenza di Francisco Martins, Francesca Pastore e Giulia Marchelli alla volta del Madagascar, dove ad attenderli c’erano le Madri Pie. La settimana successiva (con partenza il 21 luglio), invece, Stefano Apolito, Giovanni Bortolani, Daniela Bricola e la figlia Anastasia Marchelli hanno raggiunto la Costa D’Avorio e la casa delle Suore Benedettine a Daloa. Entrambe le missioni si sono svolte in quindici giorni nei quali tanto è stato fatto e tantissimo è stato seminato per poter continuare un flusso sempre più frequente di aiuti.
Nel caso del Madagascar era la prima volta che Madre Herlinda (la superiora) ospitava missionari italiani ed è stata l’occasione per costruire un ponte tra Antirinana e la comunità ovadese. Sono stati realizzati i campi di calcio, pallavolo e basket per l’edificazione dell’oratorio locale, fatte lezioni di italiano agli aspiranti consacrati e molte altre piccole cose che una missione relativamente giovane come questa aveva bisogno. Negli stessi giorni i missionari in Costa D’Avorio hanno invece ridipinto tutto il reparto maternità del dispensario delle Suore Benedettine e hanno provveduto al piastrellamento dello stesso, nonché alla messa in funzione di una pompa per l’acqua che scarseggiava, debilitando il funzionamento dell’intero dispensario.
Tutto questo è stato raccontato nella serata di venerdì 4 novembre presso il salone Don Valorio del San Paolo, assieme al festeggiamento dei 50 anni di attività dell’omonimo gruppo missionario.