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    Settimana
    Generic, Home, Società
    Marco Bertoncini  
    30 Novembre 2022
    ore
    17:31 Logo Newsguard
    La querelle

    Settimana corta: continua il braccio di ferro Provincia-scuole superiori

    Sono ben 2000 gli studenti pendolari della città, per loro in alcuni casi il ritorno a casa avrebbe luogo dopo le 15

    CASALE – Continua il braccio di ferro sull’introduzione della ‘settimana corta’ per le scuole superiori di Casale, un provvedimento che permetterebbe, dicono dalla Provincia, un risparmio nelle utenze, riscaldamento in primis. La scorsa settimana la Provincia di Alessandria ha inviato una comunicazione all’Agenzia per la Mobilità Piemontese e per conoscenza al Prefetto, al Comune di Casale, e ai dirigenti dei tre istituti: Riccardo Calvo del Balbo, Nicoletta Berrone del Leardi e Riccardo Rota del Sobrero. 

    Gli studenti pendolari sono oltre 2000! 

    Nella mail una tabella con i ‘fuori sede’ delle tre scuole, studenti pendolari: 772 del Balbo (59.2%), 931 del Sobrero (69.3%) e 369 del Leardi (62.9%), in totale 2072, il 64% degli alunni delle superiori di Casale non è di Casale. 

    Da qui la Provincia ipotizza un nuovo orario da lunedì a venerdì con ingresso tra le 7.30 e le 7.45, uscita tra le 13.15 e le 14.15, quindi 1 o 2 rientri pomeridiani da concordare con uscita alle 16.30. Il sabato a casa.

    «Oltre ai comuni del bacino casalese, le provenienze degli studenti interessano anche le province di Asti, Vercelli, Torino e in modo particolare la provincia di Pavia, per cui sarà necessario un coordinamento con la rispettiva Agenzia del trasporto pubblico locale della Regione Lombardia. Non appena sarà disponibile la proposta di programmazione oraria dei trasporti, implementata su cinque giorni settimanali, sarà convocato un tavolo di confronto tra le parti coinvolte» spiega la missiva firmata dal dirigente Roberta Bocchino. 

    Trasporti e mense mancanti

    Oggi è partita la replica dei presidi, che si sono affidati a una lettera congiunta al prefetto Francesco Zito e per conoscenza a Provincia e Comune. 

    «Ci rivolgiamo a Lei per stigmatizzare il contenuto della comunicazione inviataci dalla Provincia di Alessandria – spiegano i dirigenti scolastici  […] Ancora una volta si rileva una mancanza di comprensioni delle ragioni fondamentali e strutturali della situazione delle scuole casalesi. Non vi è alcun cenno da parte della Provincia in merito alle intenzioni relative al cambiamento di modello organizzativo annunciato per metà dell’anno scolastico e si continua a non ritenere fondamentale per un confronto tra le parti la presenza dell’Agenzia dei trasporti lombarda e di Ferrovie dello Stato. Come abbiamo già avuto modo di precisare in altre occasioni la questione dei cinque giorni, oltre a dipendere da un radicale cambiamento di modello organizzativo (che dovrebbe comportare nelle scuole la presenza di mense e di servizi oggi non garantiti in alcun modo) è assolutamente collegata alla questione dei trasporti su gomma e ferroviari della Regione Lombardia e più in generale alla questione del coinvolgimento di Ferrovie dello Stato. Proprio in questi giorni più volte i servizi di trasporto da Alessandria sono risultati totalmente inefficienti con soppressioni di corse e ritardi gravissimi. Le condizioni minime per i servizi essenziali in molti momenti vengono già meno con un modello organizzativo stabile da molti anni. Immaginiamoci cosa potrebbe succedere con la necessità di un cambio radicale di modello. Con questo orario gli allievi valenzani e lombardi delle nostre scuole che usciranno alle 14:00 avranno un treno di ritorno a Valenza alle 14.43! Ci chiediamo, quindi, come mai continui un carteggio totalmente privo di contesto, senza poi ricordare che il Ministero dell’Interno ha garantito alle scuole, attraverso le province, le risorse necessarie per il riscaldamento. Quest’anno senza alcuna lamentela da parte nostra la Provincia ha acceso il riscaldamento nelle scuole nella seconda settimana di novembre e garantisce le condizioni minime di accensione con situazioni ambientali spesso precarie, rispetto a cui nessuno ha espresso alcun tipo di protesta o lamentela. Siamo persone responsabili e fin dall’ inizio dell’anno scolastico facciamo di tutto per garantire il risparmio energetico. Desideriamo anche con questa nostra comunicazione esprimere in pieno la volontà di collaborare e di stabilire una seria apertura nei confronti delle problematiche del risparmio energetico. Riteniamo, tuttavia, che la Provincia di Alessandria debba farsi carico delle questioni relative ai trasporti e dell’organizzazione della scuola attraverso un tavolo che tenga conto delle ragioni di modelli organizzativi che le scuole possono garantire in presenza di risorse così precarie».

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