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Monica Gasparini  
26 Dicembre 2022
ore
14:11 Logo Newsguard
Il caso

Incidente di Cantalupo: Naimi minacciato di morte. Incendiata l’auto del fratello

I fatti sono accaduti nel giorno di Natale al quartiere Cristo 

ALESSANDRIA – Sale la tensione al quartiere Cristo dopo il drammatico schianto di Cantalupo costato la vita a quattro giovani alessandrini.

Il giorno di Natale, infatti, ignoti avrebbero suonato il campanello dell’abitazione dove vive la famiglia di Marouan Naimi, il 22enne che guidava la monovolume e che ora si trova agli arresti domiciliari per omicidio stradale aggravato, pronunciando minacce di morte. Poche ore dopo i vigili del fuoco sono intervenuti per domare l’incendio di una vettura poi risultata di proprietà del fratello di Marouan.

Secondo i primi rilievi della polizia giudiziaria dei vigili del fuoco, l’incendio sarebbe di natura dolosa. L’abitazione della famiglia di Naimi è sotto costante controllo delle forze dell’ordine. 


 
Fatti sui quali sta indagando la Polizia di Stato e che si sommano a quanto accaduto nelle ore immediatamente successive alla tragedia, dove il pronto soccorso di Alessandria è stato presidiato dagli agenti della Questura e dai Carabinieri anche per l’aggressione a due giornalisti.  

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Nel devastante impatto al passaggio a livello, avvenuto alle 4 di domenica 11 dicembre, sono morti sul colpo Denise Maspi, Lorenzo Vancheri e Lorenzo Pantuosco. Dopo dieci giorni di agonia, invece, ha perso la vita anche Vincenzo Parisi, ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Santi Antonio e Biagio per le gravissime lesioni riportate. Il funerale del 21enne sarà celebrato domani, martedì, alle 14,30 al quartiere Cristo.