Quando Ratzinger venne ad Alessandria
Il futuro pontefice, il legame con Frugarolo e col cardinale Bovone
L'incontro di Mario Bocchio con Ratzinger, che gli disse: "Mi saluti Renzo Patria"
ALESSANDRIA – Nel 2009 quando ricopriva la carica di consigliere comunale di Alessandria, Mario Bocchio ebbe l’onore di rappresentare la Città nel corso dell’incontro che papa Benedetto XVI ebbe con gli amministratori valdostani e piemontesi.
In quel periodo il pontefice, morto ieri all’età di 95 anni (i funerali saranno celebrati giovedì mattina in Vaticano) stava trascorrendo un periodo di risposo estivo in Valle d’Aosta.
“Terminata la funzione religiosa e dopo l’Angelus della domenica, introdotto dall’allora vescovo di Aosta, Giuseppe Anfossi – ricorda Bocchio – avvenne l’incontro diretto con papa Ratzinger, che aveva il braccio destro ingessato per una frattura al polso. All’incontro, davanti alla casetta che fungeva da sua residenza, c’erano anche la mia compagna Paola e mio figlio Michelangelo di dieci mesi, che venne accarezzato e benedetto dal Papa. Ratzinger ebbe un sussulto quando lo invitai a prevedere eventualmente una visita apostolica nella città di Alessandria, ricordando come nella vicina Bosco Marengo fosse nato San Pio V”.
Quando Ratzinger venne ad Alessandria
Il futuro pontefice, il legame con Frugarolo e col cardinale Bovone
Joseph Ratzinger ricordò anche a Bocchio che, da cardinale, venne alcune volte nell’Alessandrino, sia in veste ufficiale che informale, visto il suo stretto legame con il cardinale Alberto Bovone, da lui stesso ordinato vescovo nella Cattedrale di Alessandria.
“Poi – spiega Bocchio – aggiunse che una volta scomparso il cardinal Bovone, si era recato a Frugarolo nella cappella che ospita la sua tomba in occasione dei viaggi estivi che compiva con la sua Golf IV da Roma in Germania per andare a trovare il fratello e i parenti. Mi domandò se conoscessi Agostino Gatti e Renzo Patria e mi chiese di portare espressamente i suoi saluti a quest’ultimo. Cosa che ho fatto. L’invito? Venne formalizzato ufficialmente dal sindaco. Come si sa, l’iter è molto lungo e la successiva nomina a cardinale dell’allora vescovo di Alessandria, Giuseppe Versaldi, con il suo trasferimento a Roma, come si dice, fece allentare la presa”.
E, nel 2013, come si sa, ci fu il fulmine a ciel sereno delle dimissioni di Ratzinger dal Soglio pontificio.