A26 verso la "tregua" natalizia: «Ma i disagi restano all'ordine del giorno»
Code e restringimenti in vista dello stop ai lavori annunciato per le feste di fine anno
Fino al 5 gennaio sono previsti interventi di ispezione e di manutenzione all'interno delle gallerie
Sono soprattutto gli interventi di ispezione e di manutenzione delle gallerie (oltre al transito di alcuni trasporti eccezionali, ndr) a causare le imminenti chiusure (temporanee) dell’A26. Nello specifico è previsto lo stop alla circolazione fra l’intersezione A26/D26 di Predosa e il casello di Masone a partire dalle ore 21.00 di oggi, lunedì 2 gennaio 2023, e fino alle ore 6.00 di martedì 3 gennaio 2023. Alle ore 22.00 è, inoltre, prevista la chiusura del tratto compreso fra il casello di Masone e l’allacciamento con l’A10, sempre in direzione Genova.
Lo stesso provvedimento verrà adottato, con le medesime modalità (per i veicoli in viaggio verso il capoluogo ligure), anche a partire dalle ore 21.00 di mercoledì 4 gennaio 2023 e fino alle ore 6.00 di giovedì 5 gennaio 2023.
A26 verso la "tregua" natalizia: «Ma i disagi restano all'ordine del giorno»
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É prevista, inoltre, la chiusura del tratto compreso fra l’allacciamento con l’A10 e il casello di Ovada (in direzione nord) nella notte fra martedì 3 (a partire dalle ore 22.00) e mercoledì 4 gennaio 2023 (fino alle ore 6.00).
Nelle stesse notti è prevista anche la chiusura degli autogrill Turchino Ovest e Stura Ovest (in concomitanza con le chiusure della tratta in direzione sud) e Turchino Est e Stura Est (nella notte fra il 3 e il 4 gennaio 2023). Oltre al transito sull’A7, obbligatorio per tutti i mezzi pesanti, resta consentito – in alternativa – il passaggio sulla strada statale del Turchino per i veicoli leggeri.
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Tale provvedimento arriva proprio nel cuore della cosiddetta tregua natalizia annunciata proprio un mese fa dal governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti (che ha ribadito la totale assenza di cantieri lungo le tratte di competenza di Aspi fino al prossimo 8 gennaio, ndr), e dall’assessore regionale ai Trasporti, Giacomo Giampedrone. Come già avvenuto in passato, le reazioni più veementi, piccate e contrarie a questo provvedimento arrivano da una Valle Stura che, inevitabilmente, oltre a pagare lo scotto di un progressivo isolamento, deve fare i conti anche con il probabile aumento del traffico sulla strada statale del Turchino e sulle direttrici della viabilità ordinaria.