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2 Febbraio 2023
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Il service

Con il Lions Adamas al Borsellino la lezione è per i docenti

Sono 24 gli insegnanti partecipanti all'iniziativa del progetto 'I ragazzi e le contromisure al mondo dei grandi'

VALENZA – Si è svolta martedì al comprensivo Paolo e Rita Borsellino di Valenza la prima sessione del corso di formazione per i docenti delle scuole medie inferiori e superiori finanziato dal Lions Club Valenza Adamas. Il corso, tenuto dal dottor Luigi Castelli e dal dottor Paolo Magatti, rappresenta uno dei service previsti dall’articolato programma ‘I ragazzi e le contromisure al mondo dei grandi’ che il club valenzano ha ideato e realizzato per l’anno lionistico in corso.

Il seminario dedicato ai docenti (ben 24) è un corso di formazione sulla didattica emotiva, sull’ascolto attivo, sulla capacità di generare autostima. Il tutto per aiutare i professori ad aumentare la capacità attrattiva loro e del mondo della scuola verso i ragazzi. 

«Sarebbe stato difficile, praticamente impossibile, riuscire a raggiungere ed intervenire sulle singole situazioni di disagio – spiega Arianna Masini, presidente del Lions Club Valenza Adamas – la partecipazione dei docenti ci permetterà di raggiungere più facilmente il maggior numero possibile di ragazzi creando una spirale positiva. Lo scopo è potenziare l’utilizzo degli strumenti legati alla sfera dell’intelligenza emotiva, affinché i docenti riescano a dimostrare ai ragazzi che la scuola e il percorso che si trovano a dover fare in questo periodo difficile legato alla preadolescenza e adolescenza, non è una gabbia costruita per trattenerli ma il metodo per permettere loro di comprendere la loro natura, le loro attitudini e per far loro acquisire le competenze che serviranno per affrontare la vita, facendoli diventare ciò che vogliono e permettendo loro di dedicarsi a ciò che li renderà felici».

Grande l’entusiasmo del dirigente scolastico Maurizio Primo Carandini e di tutti i docenti partecipanti perché condiviso è il principio in base al quale insegnare a chi ha voglia di imparare, a chi è entusiasta per natura, a chi non si è mai trovato così in difficoltà da aver voglia di mollare è semplice. Difficile è invece riuscire a far rinascere l’entusiasmo, essere attrattivi nei confronti di coloro che pensano di non potersi concedere il lusso di sperare, di essere felici. Questa è la chiave dell’insegnamento. Trasferire fiducia, speranza e voglia di futuro. Saper riconoscere le situazioni di disagio, non ascoltare quello che i ragazzi dicono ma comprendere ciò che i ragazzi non dicono. Perché non importa chi sei, importa cosa puoi diventare.