Montano le proteste per i cani: interviene il Comune
Sono circa 1700 i cani in Ovada dotati di microchip senza contare quelli non muniti e l’Amministrazione Comunale interviene per…
La polemica che riguarda la parte "nobile" della città
OVADA – C’è una città a due velocità che da un lato prova a imbellettarsi per turisti e visitatori mentre dall’altro si ritrova sporca e trasandata. Per paradosso, la polemica è scoppiata proprio nei giorni in cui si sono concretizzate le operazioni di abbellimento del centro storico con le risorse assicurate dal Distretto del Commercio. Sono arrivate 40 fioriere collocate nell’area a più alto valore dal punto di vista dello shopping e cinque panchine dalla forma caratteristica in ferro e legno create per accogliere chi si concede una passeggiata. Peccato che l’area interessata sia alle prese con un problema di vecchia data.
Scenario eloquente
E dire che già nel 2005 il Comune di Ovada aveva stilato un regolamento che prevedeva sanzioni per i proprietari che non eliminano le deiezioni solide comprese tra 50 e 300 euro. Nel 2018 la cifra massima fu portata a 500 euro. Problema: far rispettare quel regolamento. E così ogni angolo sembra preso di mira, non solo nelle aree secondarie. Basta farsi un giro tra via San Paolo, via Cairoli e via Gilardini, spostarsi tra piazza Mazzini, la Loggia di San Sebastiano e via Roma per fare i conti con uno spettacolo desolante. I proprietari di cani escono spesso in orari in cui esercitare un controllo è difficile. A lamentarsi della situazione sono principalmente quei commercianti che dovrebbero beneficiare invece degli sforzi compiuti per rendere il centro storico più accogliente. E così nei giorni scorsi la polemica è scoppiata su Facebook: da un lato le fotografie delle nuove panchine, dall’altra la sporcizia generale dell’area.
Montano le proteste per i cani: interviene il Comune
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Un’attenzione maggiore
«Siamo stati in difficoltà per un periodo ma con l’entrata in funzione della nuova spazzatrice ci sono cinque persone al lavoro ogni giorno». Elio Ardizzone, presidente di Econet, risponde così a chi punta il dito sulla pulizia. Quattro addetti adoperano la spazzatrice e poi c’è l’operatore a mano. «Per il centro storico – prosegue – bisogna fare un ragionamento diverso: interveniamo con la spazzatrice, specie dove ci sono i piccioni, anche nei punti dove è più disagevole farlo. Bisogna fare attenzione a non provocare danni, in particolare dove c’è il ciottolato che potrebbe staccarsi. Però devo dire che a me la città sembra abbastanza pulita, sicuramente più di altre, non solo in centro ma in generale».
Cani che sporcano: multe salate per i padroni
Le modifiche in discussione nel prossimo consiglio comunale introducono l'obbligo di dotarsi di un contenitore per diluire le deiezioni liquide