Due alessandrine nel programma ‘Youth Ambassador’ di The One Campaign
Irene Manca e Annet Moscatello selezionate dall'associazione co-fondata da Bono
ALESSANDRIA – Annet Moscatello, 22 anni di Alessandria, e Irene Manca, 22 anni di Mirabello Monferrato, sono due dei 36 attivisti selezionati per partecipare al programma di volontariato ‘Youth Ambassador’ dell’associazione anti-povertà The ONE Campaign, co-fondata da Bono.
Come parte di un gruppo più ampio di oltre 300 giovani volontari con sede nel Regno Unito, in Francia, Germania, Belgio e Paesi Bassi, Annet e Irene incontreranno politici, parteciperanno a eventi e sensibilizzeranno l’opinione pubblica sulla necessità di aumentare il bilancio degli aiuti pubblici allo sviluppo e di trovare nuove risorse finanziarie per coloro che ne hanno più bisogno. Irene e Annet lavoreranno anche su una campagna per il cambiamento climatico, assicurandosi che il governo e il parlamento italiano mantengano le promesse di finanziamento per il clima e sostengano i Paesi a basso reddito ad adattarsi agli effetti di quest’emergenza.
Irene ha dichiarato: «I leader mondiali hanno promesso un serio impegno per garantire uno sviluppo sostenibile e un’equa ripresa dalle crisi convergenti che stiamo vedendo. Purtroppo, però, le promesse non hanno mai salvato vite, né tantomeno risollevato economie all’orlo del baratro o arrestato disastri ambientali: abbiamo bisogno di azioni urgenti e concrete. Ci troviamo in un momento che definirà la nostra generazione: è tempo di riscrivere le regole che ci frenano tutti e che tengono milioni di persone intrappolate in un circolo vizioso di ingiustizia e disuguaglianza».
Annet ha continuato: «Per questo abbiamo deciso di unirci al programma Youth Ambassador. Con gli altri giovani, chiediamo ai nostri rappresentanti istituzionali e al nostro governo di utilizzare tutte le risorse a disposizione per costruire un mondo che funzioni per tutti coloro che lo abitano. In quanto giovani, chiediamo di essere ascoltati e inclusi nelle discussioni che riguardano il nostro futuro».