Afeva oggi in Regione: «I primi passi per far ripartire la ricerca»
L'incontro con l'assessore Icardi. Si è parlato in particolare di come (ri)attivare i quattro progetti fermi dal 2021 e nati dai fondi delle vittime amianto
TORINO – Dopo la sentenza del processo Eternit Bis di ieri pomeriggio, mercoledì 7 giugno, anche oggi Afeva ritorna a parlare di amianto e di ricerca per il mesotelioma. Questa volta però nel palazzo della Regione Piemonte, a Torino, insieme all’assessore alla Sanità Luigi Icardi.
L’incontro era stato organizzato il 29 marzo scorso, a seguito delle continue richieste da parte dell’associazione di aggiornamenti sulle bonifiche e sulla ricerca sanitaria. Oggi una piccola delegazione composta da Bruno Pesce (coordinatore alla sanità di Afeva), Nicola Pondrano e Giovanna Patrucco hanno incontrato, oltre all’assessore regionale, il direttore del Dairi di Ao Al Antonio Maconi, la coordinatrice della sede Dairi di Casale Marinella Bertolotti, l’oncologa alessandrina Federica Grosso e alcuni rappresentanti della Rete Oncologica Piemonte.
La rete avrà il compito di individuare tre esperti, che non abbiano interessi diretti, per prendere in visione da qui a settembre l’avanzamento dei quattro progetti di ricerca per il mesotelioma finanziati con i fondi delle vittime amianto. Afferivano all’ex Ufim. Nel 2021 si era conclusa la prima fase; da allora tutto è fermo.
«Lo scopo sarebbe vedere se ci sono possibilità e necessità di concentrarli ed eventualmente estendere qualche orizzonte di ricerca. Poi a settembre tireremo le somme per valutare quanto discusso oggi – ha spiegato Pesce – «Questo mi sembra buono perché la Rete Oncologica dovrebbe essere una garanzia. Valuteranno se ci sono possibilità e spazi per integrare o meno altri filoni. Mi sembra l’inizio di un percorso».