Giornata mondiale del donatore di sangue: premiazione all’Azienda ospedaliera di Alessandria
Ieri pomeriggio, nel Salone di rappresentanza, consegnate le pergamene
“Dona vita, dona sangue” è il titolo della campagna nazionale del Ministero della Salute in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, istituita nel 2005 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Sarà l’occasione per sensibilizzare la popolazione su questo importante gesto che, a causa della pandemia Covid-19, ha visto una preoccupante diminuzione: «Il sangue non è un farmaco che si produce in laboratorio, non è sostituibile e solo l’uomo può donarlo», ricorda il Ministero.
Ed è partendo da qui che l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha deciso di organizzare un evento per la giornata di ieri, martedì 13 giugno, dedicata proprio ai donatori di sangue all’interno della rassegna “Appuntamento con la salute”: alle 17, nel Salone di rappresentanza, dopo il saluto di Luciano Bernini (Direttore sanitario dell’Aso Al), Francesca Pollis (direttore di Medicina trasfusionale) si è soffermata su “Dona il sangue, condividi la vita”.
A seguire la tavola rotonda con le associazioni che collaborano con l’Aso Al, : a parlare delle proprie attività e dell’importanza della donazione di sangue sono stati Chiara Novelli, direttore sanitario dell’Udr-Unità di Raccolta provinciale Avis, e Matteo Cannonero, Referente regionale donatori Sangue per la Croce Rossa Italiana del Piemonte e presidente del Comitato Cri di Cassine.
A concludere l’evento la consegna di una pergamena ai donatori di sangue che portano il loro prezioso contributo direttamente alla struttura di Medicina Trasfusionale, per sottolineare e ringraziare concretamente chi, in prima persona, è protagonista di un gesto fondamentale per salvare la vita di altre persone.
Si ricorda che per donare il sangue sono richiesti alcuni semplici requisiti, come un’età compresa tra i 18 e i 65 anni (la donazione da parte di donatori periodici di età superiore ai 65 anni fino a 70 può essere consentita previa valutazione clinica dei principali fattori di rischio correlati all’età), un peso corporeo minimo di 50 chilogrammi e un buono stato di salute.
