Neurochirurgia: oltre cinquant’anni di attività
ALESSANDRIA - La Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera di Alessandria compie cinquant’anni, cinquantuno per l’esattezza. Un importante traguardo raggiunto grazie al binomio tra la competenza dei professionisti che si sono ...
ALESSANDRIA – La Neurochirurgia dell’Azienda ospedaliera di Alessandria compie cinquant’anni, cinquantuno per l’esattezza. Un importante traguardo raggiunto grazie al binomio tra la competenza dei professionisti che si sono susseguiti nel tempo e il costante rinnovamento della tecnologia a loro supporto.
Numerose sono le tappe che hanno segnato questo percorso, come la awake surgery, ovvero la chirurgia cerebrale da svegli, introdotta ad Alessandria per la prima volta con Pietro Versari, direttore del reparto dal 2002 al 2011, fino ad arrivare alle tecniche mininvasive e alla neuronavigazione con Andrea Barbanera, attuale direttore.
Di questo e molto altro si è parlato il 21 giugno nel salone di rappresentanza dell’Ospedale di Alessandria con una prima presentazione dei neurochirurghi Giuseppe Buzzi ed Enrico Capra sulla storia del reparto e poi con l’intervento dello stesso Barbanera. «Nonostante la posizione geografica difficile, vicino alle aree di Milano, Torino e Genova, il nostro reparto ha sempre mantenuto una sua forte identità – ha spiegato – attirando pazienti da tutto il quadrante di riferimento. Si è registrata nel tempo una crescita costante delle attività e della specializzazione grazie alla fiducia che le diverse Direzioni aziendali hanno sempre dimostrato nei nostri confronti, favorendo da una parte lo sviluppo tecnologico e dall’altra quello del personale: due elementi fondamentali che devono viaggiare insieme per poter offrire ai nostri pazienti servizi di qualità e sempre più innovativi».
Il reparto conta infatti oltre 1000 interventi all’anno, suddivisi tra il trattamento della patologie cranica e di quella vertebrale, attirando anche il 25% dei pazienti da fuori regione. Il lavoro del reparto, infine, ben si inserisce nel percorso di riconoscimento a Irccs che l’Azienda ospedaliera sta portando avanti, coordinata dal Dairi diretto da Antonio Maconi.
L’evento si è concluso con il racconto delle esperienze di Domenico e Maria Grazia, due pazienti che in questi anni sono stati operati dell’equipe della Neurochirurgia, nell’ottica della condivisione e dell’umanizzazione del reparto.