Cisl: Ferraris lascia dopo 9 anni di presidenza
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Marcello Feola  
24 Giugno 2023
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Cisl: Ferraris lascia dopo 9 anni di presidenza

Il segretario regionale, novese, va in pensione. "Lascio un sindacato unito e autorevole"

Dopo quasi 9 anni ai vertici della Cisl Piemonte, Alessio Ferraris lascia la guida della Cisl regionale per scadenza naturale dei mandati e per il raggiungimento dei requisiti pensionistici. Ferraris si congederà dalla Cisl regionale nella mattinata di giovedì 29 giugno, al Nh Torino Centro, in corso Vittorio Emanuele 104 a Torino.

Alla riunione del Consiglio generale della Cisl Piemonte, che eleggerà il suo sostituto; parteciperà il leader Cisl, Luigi Sbarra.

Nato 64 anni fa a Novi Ligure, dove tuttora risiede insieme alla moglie Gabriella e al figlio Umberto, Ferraris, dopo il diploma di perito industriale, muove i primi passi in sindacato alla fine degli anni ’70, all’interno del settore tessile e metalmeccanico. Dal 1994 al 2004 svolge la sua attività nella Fistel (la federazione dell’Informazione, dello Spettacolo e delle Telecomunicazioni), prima come delegato, poi come responsabile provinciale e, infine, come segretario regionale.

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Nel 2005 entra a far parte della segreteria Cisl di Alessandria, con delega all’organizzazione e nel 2008 ne diventa segretario generale.

Nel marzo del 2013, in seguito alla riorganizzazione regionale, è riconfermato alla guida della Cisl di Alessandria-Asti fino alla sua elezione a segretario della Cisl Piemonte avvenuta l’11 novembre del 2014.

“Il mio pensiero – dice Ferraris – va inevitabilmente a quei dirigenti della Cisl con cui ho lavorato in tutti questi anni, con cui ho condiviso battaglie, gioie e dispiaceri. Uomini e donne, molti dei quali non ci sono più, che mi hanno insegnato e dato tanto. Sento di appartenere alla scuola di sindacalisti abituati a combattere, a stare nelle difficoltà, a trovare nelle complessità delle situazioni sempre spiragli, vie di uscita, risoluzione ai problemi e nuove opportunità. Lascio una Cisl unita e autorevole e soprattutto un gruppo dirigente preparato e all’altezza della situazione e dei tempi che verranno. Saluto e ringrazio gli interlocutori istituzionali, i rappresentanti del mondo economico e dell’associazionismo con cui mi sono confrontato in questo splendido periodo della mia vita. Un saluto anche alle Confederazioni Cgil e Uil, con cui abbiamo sempre collaborato, cercando di superare le divergenze”.

 

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