Alessandria Calcio, la cordata non c’è più
La squadra ha bisogno di certezze e di sicurezza. (foto Cutuli)
Alessandria Calcio, Sport
Mimma Caligaris  
31 Luglio 2023
ore
00:04 Logo Newsguard
Calcio - serie C

Alessandria Calcio, la cordata non c’è più

L'avvocato Gioia: "ll sindaco ha lavorato per il bene del club. La persona arrivata, però, non era adatta"

ALESSANDRIA – La cordata italo svizzera non c’è più.

‘Colpa’ di un emissario non all’altezza, e “invadente”, come sottolinea l’avvocato Flavio Gioia, legale di Enea Benedetto e consulente dell’Alessandria.

“Una premessa: il sindaco ha fatto il massimo e ci ha messo in contatto con il gruppo che aveva in Mario Somma la figura di riferimento e, come rappresentante, l’avvocato Veli del foro di Roma. C’è stato uno scambio  di proposte, partendo da quella iniziale per il 100 per cento, che non interessava”.

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Proposta è stata rimodellata, fino al 40 per cento.

“Ci siamo incontrati a Torino, con una prima lettera con la manifestazione di interesse. Aspettavamo ulteriori passi, poi è arrivato in sede questo personaggio al quale, certo, è stato concesso troppo spazio, ma in buona fede”.

 

Strada chiusa

L’emissario, a giudizio dell’avvocato Gioia, non convinceva, “anche per alcuni comportamenti”. Ma l’episodio decisivo sarebbe stata la scoperta di un cognome diverso da quello fornito quando il soggetto è arrivato in sede e gli accertamenti sulle vera identità.

“Comunque non avevamo più ricevuto gli atti richiesti al legale del gruppo, nonostante li avessimo sollecitati. E, da accertamenti, non ci convinceva una società che in poco tempo aveva cambiato 15 amministratori”.

La cordata non c’è più, “ci tengo a ribadire la correttezza del comportamento del sindaco. che  ci ha messi in contatto. Il resto è stato tra le due parti”.

Adesso che fa Benedetto? “Non era l’unico gruppo, anche se poteva sembrare il più avanzato. Ce n’è un altro – replica il legale – rappresentato da una legale torinese, che vaglieremo attentamente”,

E c’è sempre una assemblea dei soci da fare con Alain Pedretti: perché negarla? Non è vero che non serve, anzi proprio questo è il momento in cui è strategica.

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