Istituto Pertini, l’inglese insegnato con metodo innovativo
Lezioni particolari con gli alunni ovadesi
Promozione didattica alternativa
OVADA – Una nuvola di parole. Le dimensioni di esse commisurate alla frequenza di utilizzo nel linguaggio comune. L’immagine accompagna il progetto avviato presso la scuola Pertini di Ovada con l’inizio delle lezioni. Da quest’anno infatti si è scelto di offrire ai ragazzi delle classi terze un’ora in più di esposizione alla lingua inglese. E come avviene per il francese si utilizza un metodo di insegnamento innovativo e vivace; nella scuola media ovadese prevede un ulteriore approfondimento con madrelingua per il conseguimento del livello A2. «L’obiettivo – chiariscono dall’istituto – è quello di superare i confini disciplinari per raggiungere quelli comunicativi della lingua reale».
Ambiente qualitativo
«L’Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuto – proseguono dalla scuola – può svolgere un ruolo decisivo nella realizzazione degli obiettivi dell’Unione europea in termini di apprendimento delle lingue». Con questo metodo, è la scelta dei contenuti disciplinari a indirizzare il funzionamento della capacità cognitive, comunicative e competenze strutturali della lingua inglese, in un percorso che vuole essere più stimolante per gli allievi. «Il metodo CLIL permette una consapevolezza meta-cognitiva sul funzionamento delle lingue e contribuisce alla promozione di una didattica interattiva. L’ambiente non valutativo che si associa si ritiene possa indurre i ragazzi ad esprimersi senza avere paura dell’errore e che questo stimoli ancora maggiormente alla consultazione e utilizzo diretto di materiali in lingua originale». Una componente sempre più importante per l’inserimento nella vita lavorativa di tutti i giorni una volta entrati nell’età adulta.
Programma in lingua
Con i ragazzi della secondaria si usano strumenti digitali come app integrate in lingua inglese che li abituano a “leggere” la tecnologia nella seconda lingua, così come ad agire comunicando in situazioni miste. Il progetto è stato fortemente voluto dalla dirigente della scuola secondaria, Giosiana Barisione, in una visione della proposta scolastica molto attuale che prevede la trattazione in inglese di parti del programma scolastico.