L’ingegner Benzi sconvolto per un debito col Fisco? Si indaga ancora
Cronaca
Monica Gasparini  
2 Novembre 2023
ore
19:15 Logo Newsguard
La strage di Alessandria

L’ingegner Benzi sconvolto per un debito col Fisco? Si indaga ancora

Due giorni prima della tragedia l'uomo aveva ricevuto una cartella esattoriale. Il 27 settembre uccise la moglie, il figlio e la suocera per poi suicidarsi

ALESSANDRIA – Due giorni prima del dramma, Martino Benzi, l’ingegnere che ha sterminato la famiglia, aveva ricevuto una cartella esattoriale. Un debito col Fisco che pensava di non poter onorare. A questo, forse, si riferivano le poche righe scritte dall’uomo in cui spiegava agli inquirenti di essere rovinato.

Le indagini dei Carabinieri sono ancora in corso, ma, escluderebbero risvolti investigativi rilevanti di altro tipo come, ad esempio, problemi con il mondo dell’usura o di altre attività.

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La sequenza

Il 27 settembre, l’ingegner Martino Benzi aveva raggiunto la casa di riposo Madre Teresa Michel di piazza Divina Provvidenza per la consueta visita alla suocera, Carla Schiffo. Nella sua mente, però, era già scattato il piano: nel giardino della struttura, così, ha sgozzato l’anziana per poi puntare la lame contro se stesso.

Quando i soccorritori sono giunti sul posto, si sono trovati di fronte a un dramma infinito. In tasca, l’ingegnere aveva un biglietto che lasciava presagire la portata di quello che era appena successo: “A casa troverete il resto”.

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Inutile la corsa dei Carabinieri all’Istituto Volta, dove andava a scuola il figlio Matteo. Come inutili le telefonate alla moglie, Monica Berta. Nessuna risposta, perché mamma e figlio erano già morti. Uccisi alle 7.10 di un mercoledì come tanti.

Martino Benzi ha agito in modo lucido, lasciando alcune indicazioni sul tavolo della cucina. Notizie su come aveva agito e sul suo stato d’animo. “Sono rovinato, è solo colpa mia”. Poche parole per tentare di spiegare il perché della decisione irrazionale: uccidersi portandosi dietro tutta la sua famiglia.

 

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