Eternit Bis, appello della Procura: «L’omicidio era doloso»
Depositati gli atti di entrambe le parti. La ferma posizione dei Pm
NOVARA – Eternit Bis, la Procura ha appellato la sentenza dello scorso 7 giugno. La Corte d’Assise di Novara aveva dichiarato infatti Stephan Schmidheiny colpevole per omicidio colposo di 147 vittime dell’amianto, condannandolo a 12 anni.
È evidente che i Pm Gianfranco Colace e Maria Giovanna Compare non condividano la derubricazione del reato da omicidio volontario a omicidio colposo: lo svizzero infatti era accusato di omicidio volontario con dolo eventuale per la morte di 392 casi. Per i quali la Procura a suo tempo aveva chiesto l’ergastolo.
Il tema del dolo all’Eternit Bis
La Corte lo scorso 7 giugno aveva riqualificato il reato, motivo per cui 199 casi erano stati prescritti e per 46 invece era scattata l’assoluzione. Le motivazioni sono state depositate il dicembre scorso, con un documento di 1020 pagine, in particolare facendo riferimento alla riqualificazione del reato da omicidio doloso alla forma ‘più lieve’ di omicidio colposo, aggravato da colpa cosciente.
La Corte infatti non ha riconosciuto il dolo, in quanto «la condotta di Schmidheiny non è stata mossa dal fine di profitto». La Procura però si è opposta a tale affermazione.
Depositato in questi giorni anche l’atto d’appello dei difensori dell’imprenditore, Guido Carlo Alleva e Astolfo Di Amato.